Emergenza acqua a Sciacca, i consiglieri Blo’ e Brucculeri pronti ad una Class Action

Dopo l’esposto in Procura i consiglieri comunali Maurizio Blo’ e Raimondo Brucculeri hanno inviato una nuova diffida ad Aica con preavviso di intraprendere un’azione legale collettiva. Una cosiddetta “Class Action” ai sensi dell’art. 140 bis Codice del consumo” nei confronti dei vertici di AICA.

Elencando alcune utenze con regolare contratto AICA, i consiglieri scrivono: “da quando ė stata conclamata a Sciacca la crisi idrica, sono costretti all’approvvigionamento idrico sostitutivo mediante autobotti privati convenzionati con l’ente gestore; Molte di queste utenze, fa ricorso al servizio sostitutivo con autobotti privati in modo esclusivo, altre in modo prevalente. Quasi la totalità di queste utenze ricorre al servizio sostitutivo, non perché in queste vie ci siano perdite idriche, bensì, perché la durata della fornitura non è sufficiente a servire tutte le utenze della zona. Si verifica il caso che nella stessa zona, alcune vie che si trovano adiacente alla condotta fanno in tempo ad approvvigionarsi, altre non riescono a fare in tempo ad approvvigionarsi perché nel frattempo ė terminata la fornitura. La durata media della fornitura in queste zone è di circa un’ora e trenta, tempo non sufficiente per garantire la copertura idrica in tutta la zona. Si è verificato il caso che in un turno è stata aumentata la durata per più ore, e questo ha permesso l’intera copertura idrica a tutte le utenze. Questo sistema, che a parità di bene consumato (acqua), invece di essere fornita normalmente dalla condotta idrica, viene fornita mediante autobotti, determinando notevoli aggravi economici e di stress alle famiglie. Considerato che vi è, una esclusiva responsabilità dell’ente gestore per un cattivo utilizzo della rete, che in questo caso questo comportamento favorisce l’uso improprio del servizio di trasporto privato, anche quando la fornitura può essere resa normalmente senza intervento sostitutivo; che molte famiglie sono all’esasperazione, in quando non riescono più a sostenere economicamente l’anticipo delle spese di trasporto; che in gran parte di queste utenze, si trovano in una situazione economica precaria, situazione che si aggrava quando nella famiglia sono presenti familiari che appartengono alle categorie protette, (anziani, malati, bambini e portatori di handicap). Il perdurare di questa situazione potrebbe sfociare in problemi di ordine pubblico; che l’acqua è considerata un bene essenziale e come tale va tutelato da qualsiasi speculazione commerciale, invece si verifica a Sciacca che il costo del trasporto dell’acqua sia passato da 65 euro costo per autobotti da 8 metri cubi, compreso iva e costo di acqua, a euro 85,00 e da una trentina di giorni a euro 100,00 solo per il trasporto, nel caso in cui sia dentro il centro abitato, fuori il centro abitato può arrivare anche a 120,00 euro. Si sta verificando a Sciacca, che Aica non riuscendo a garantire la fornitura idrica, nei confronti di utenze regolari, si avvale di un servizio sostitutivo con autobotti privati, cui costi devono essere posti direttamente a carico dell’ente gestore, invece si dice che solo 60 euro saranno rimborsate da Aica per il trasporto, anziché l’intero costo del trasporto che è molto superiore a quello rimborsato”

I due consiglieri evidenziano che a causa della grave situazione economica di Aica, dubitano che il rimborso potrà avvenire, c’è il serio rischio che il costo rimanga a carico dei cittadini che saranno costretti a subire oltre il danno la beffa.

Nella diffida si chiede ai vertici di Aica: “di normalizzare la distribuzione idrica alle utenze in calce indicate e a tutte le utenze che si trovano in situazioni analoghe, allungando la durata della fornitura, per permettere a tutti gli utenti una più omogenea distribuzione del prezioso liquido, senza costi di trasporto aggiuntivi; che il costo del trasporto sostitutivo tramite autobotti private, deve essere posto per intero a carico dell’ente gestore AICA. Di garantire a tutte le utenze che si trovano nelle condizioni economiche e familiari sopra indicati di non potere anticipare l’esoso costo del trasporto, di avere garantita la fornitura gratuita per tramite le autobotti della protezione civile o di autobotti di Aica. Nel caso a queste legittime richieste non seguiranno atti consequenziali da parte di AICA, gli stessi si faranno promotori di una Azione legale collettiva al fine di ottenere un risarcimento per i danni morali e materiali subiti da parte dei cittadini utenti, vittime dei disservizi causati dall’ente gestore”.

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