La Sicilia si trova a dover affrontare una grave emergenza idrica, dovuta a prolungati periodi di siccità causati dai cambiamenti climatici. Per far fronte a questa crisi, il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha incontrato a Palazzo d’Orléans il commissario nazionale per l’emergenza idrica, Nicola Dell’Acqua, sottolineando l’importanza della riattivazione dei dissalatori di Porto Empedocle, Gela e Trapani. Questi impianti, fondamentali per fronteggiare l’emergenza idrica in Sicilia, sono inattivi da oltre dieci anni, ma adesso vengono considerati cruciali per garantire una fornitura idrica costante all’Isola.
Moduli mobili per contrastare l’emergenza
Nel corso dell’incontro, Schifani ha ribadito che il governo regionale ha già stanziato 90 milioni di euro per finanziare la riattivazione dei tre impianti, risorse previste nell’accordo di coesione firmato con il governo nazionale. Per accelerare i tempi, la gestione è stata affidata direttamente al commissario Dell’Acqua, che ha il potere di derogare alle normative sui tempi di realizzazione.
Dell’Acqua ha garantito che saranno attivati entro pochi mesi tre moduli mobili di dissalazione, un intervento immediato per arginare la crisi. Questi moduli serviranno da soluzione temporanea, in attesa della costruzione dei tre impianti definitivi, il cui completamento è previsto entro la prossima estate. Anche se temporanei, i moduli mobili rappresentano un passaggio essenziale per affrontare la crisi idrica in Sicilia in tempi rapidi.
Soluzioni a lungo termine
Oltre ai dissalatori, Schifani ha sottolineato che la Regione Siciliana ha già avviato interventi a breve termine per mitigare gli effetti della crisi idrica. Tuttavia, ha dichiarato che i dissalatori rimangono la soluzione più importante per il prossimo futuro, dato che il cambiamento climatico costringe la Sicilia a convivere con lunghi periodi di siccità. La riattivazione degli impianti di Porto Empedocle, Gela e Trapani, che fanno parte della strategia regionale, rappresenta una priorità per garantire forniture idriche continue e stabili.