Una cosa non dimentica mai Gianfranco Jannuzzo, in qualsiasi parte si trovi: la sua Sicilia. Agrigentino verace, ha vissuto però gran parte della sua giovinezza a Roma. Non si direbbe visto che l’accento romano non lo ha colpito neanche di striscio. Quelle radici con l’Isola e con la sua Girgenti lo hanno sempre riportato giù al Sud in una sorta di viaggio di andata e ritorno quasi perpetuo.
Del resto ha imparato dal suo maestro Gigi Proietti che il legame con la terra d’origine non si abbandona mai anche quando la vita ti porta a girovagare, per la tua carriera di attore, sui palchi di tutta Italia. “Io voglio stare tra la mia gente – dice Jannuzzo perché mi dona una grande umanità”. E’ stato uno dei primi attori in Italia a portare in teatro e in tv i dialetti riuscendo snocciolarli tutti, da Bolzano a Lampedusa in maniera perfetta. Un giro d’Italia fatto con gli slang che gli è valso l’amore del grande pubblico, tanto da diventare autore e presentatore di programmi di prima serata per le televisioni nazionali.
E’ stato protagonista di film, decine di fiction televisive, centinaia di repliche teatrali ma ha sempre mantenuto l’umiltà degli inizi. Fotografo per passione ha catalogato in un percorso sociologico centinaia di volti di Siciliani e alla fine ne ha fatto un libro di grande successo che, manco a dirlo, ha come titolo “Gente mia”.
A Gianfranco Jannuzzo è dedicato un nuovo episodio di Fuorimedia la serie Youtube realizzata da Fuoririga, un lungo straordinario viaggio fra i luoghi e le persone d’Italia.