Cronaca / Attualità

Furto di moto con “cavallo di ritorno” a Sambuca, la procura chiude le indagini

Sono accusati di avere operato con il metodo estorsivo del “cavallo di ritorno” gli indagati nell’inchiesta sui furti di moto a Sambuca e adesso la Procura della Repubblica di Sciacca ha chiuso le indagini e ottenuto il giudizio immediato per Francesco Sabella, di 25 anni, di Sambuca, e per i palermitani Giuseppe Di Franco, 19 anni, e Maurizio Sammarco, di 20.

Prima udienza davanti al giudice monocratico del Tribunale di Sciacca il 9 novembre 2023. A Sabella vengono contestati una presunta estorsione e una tentata estorsione, mentre i palermitani sono indagati per furto delle moto e per concorso nelle ipotesi di reato di estorsione e di tentata estorsione contestati a Sabella. I fatti contestati sono dello scorso mese di marzo, relativi al furto di tre motocicli dai garage di due abitazioni del centro belicino. L’esame delle dinamiche dei furti, comparate con i filmati di alcune telecamere comunali installate in quella zona, ha consentito di individuare dei veicoli e un gruppo di persone che, seguendo un consolidato cliché, sarebbero riuscite a colpire indisturbate. Filmati, ma anche tabulati telefonici e la collaborazione di chi aveva subito il furto. Una delle vittime, pagando 4.500 euro, sarebbe riuscita a rientrare in possesso di un motociclo rubato. La tentata estorsione con Sabella presunto intermediario e Di Franco e Sammarco detentori di una moto, sarebbe stata per una somma di 1.500 euro, ma in questo caso il denaro la consegna del denaro non è avvenuta.

L’avvocato Calogero Santangelo difende Francesco Sabella, mentre gli avvocati Filippo Maria Gallina e Antonella Teresa Re difendono, rispettivamente, Di Franco e Sammarco. I tre indagati sono sottoposti all’obbligo di dimora nel comune di residenza e di presentazione alla pg. Nell’ambito di queste indagini è venuto fuori un fatto di droga, contestato a Mario Gallina, di 49 anni, di Sambuca, che è ai domiciliari e per il quale è stato disposto pure il giudizio immediato: prima udienza il 29 novembre. Gallina, difeso dall’avvocato Santangelo, avrebbe detenuto mezzo panetto di hashish di 56 grammi e tre involucri per un totale di 14 grammi di cocaina.

Condividi
Pubblicato da