Fa discutere la decisione di annullare la procedura negoziale per l’affidamento dell’organizzazione, gestione e promozione delle prossime due edizioni del Carnevale di Sciacca. La notizia ha sollevato reazioni contrastanti tra politici, rappresentanti delle associazioni e operatori coinvolti nella manifestazione.
Contattato da Risoluto.it, l’assessore Francesco Dimino ha mostrato una certa fiducia nell’operato delle ditte che si contenderanno l’organizzazione dell’evento, pur non nascondendo le difficoltà legate ai tempi ristretti: “In passato si è fatto anche peggio. Avranno un mese per organizzare la festa. Dovranno spingere sulla promozione in un mese. Quest’anno, fortuna vuole, che essendo un contratto pluriennale potranno già annunciare le date del prossimo Carnevale. Magari faranno le corse quest’anno, per poi recuperare l’anno prossimo. Le ditte che si sono presentate (Futuris Srls di Sciacca e la Feeback Srl di Palermo, ndr), si conoscono, sono due aziende serie. Sapranno in ogni caso fare la promozione in 40 giorni”.
Dimino ha poi aggiunto: “Fortunatamente, non è nulla di nuovo. Tutto ciò che riguarda sicurezza e location si è già visto nelle edizioni precedenti. L’unico dubbio rimane sulla promozione. Se spingono bene la promozione si può fare. L’operatore privato ha interesse nel fare la giusta promozione. Alla fine credo che avranno modo di recuperare e investire per il prossimo anno”.
Onofrio Vullo, presidente dell’associazione “La nuova isola 2.0”: “Non so come esprimermi. La società incaricata avrà quasi 30 giorni per organizzare tutto. Per il resto, non so cosa dire. Non so quali sono le procedure e il perché sia stato rinviato tutto. Sicuramente ci saranno delle giuste cause”.
Riccardo Bellitti, presidente dell’associazione “Quelli di… ma che voice”: “Che dobbiamo pensare? È una scelta loro. L’importante è che ci mettano nelle condizioni di fare le cose per bene”.
Manuela Angileri, coreografa dell’associazione “Quelli di… ma che voice” e della maschera simbolo, Peppe Nappa, ha ricordato le difficoltà già vissute in passato in situazioni simili: “Magie non ne possiamo fare. Quando abbiamo avuto la stessa situazione con Savatteri (si riferisce all’edizione primaverile del 2023, ndr) poi ci siamo dovuti adattare a delle scelte che non erano consone con la nostra organizzazione, ma all’ultimo non puoi decidere. Prima l’organizzazione riesce ad insediarsi e prima riescono a dare le direttive che ci permettono di essere corretti e organizzati”.
Anche Pietro Dimino, presidente dell’associazione “Nuove evoluzioni”, ha espresso un’opinione pragmatica, distinguendo i ruoli: “Io mi occupo di costruire il carro e penso che l’organizzazione sia una cosa a parte. Dovrebbe occuparsene più il Comune che il carrista. Al carrista quello che gli tocca fare lo fa. Penso che gli organizzatori saranno abbastanza preparati a sopperire tutte le difficoltà”.
Calogero Dimino, coreografo dell’associazione “Nuova Arte 96”, ha commentato: “La situazione è completamente sbagliata. Sono completamente in disaccordo per svariati punti di vista. In questo modo siamo tutti bloccati. Aspettiamo, aspettiamo. Noi dobbiamo fare delle domande, ma a chi le dobbiamo fare se non sappiamo chi si occuperà dell’organizzazione? Poi all’ultimo momento detteranno ‘leggi’ loro e a noi, che avremo tutto pronto, ci toccherà dover abbassare la testa. Ma questa cosa non è giusta. Dobbiamo instaurare un dialogo con l’organizzazione per discutere di diverse cose, tra cui il biglietto di ingresso gratuito per i genitori. Causa per cui lotto da anni”.