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Gli arresti a Ribera e Palermo per associazione a delinquere finalizzata alla truffa, lunedì gli interrogatori di garanzia

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Sono fissati per lunedì 12 aprile gli interrogatori di garanzia degli indagati per associazione a delinquere finalizzata alla truffa nell’inchiesta della Procura della Repubblica di Sciacca riguardante le vicenda nella quale si ipotizzano false assunzioni alle Poste italiane in cambio di denaro.

Gli indagati sono i riberesi Alfonso Caruana e Antonina Campisciano, entrambi di 44 anni, marito e moglie. Il marito è in carcere e verrà interrogato nella casa circondariale di Termini Imerese. E’ difeso dall’avvocato Giovanni Vaccaro. La moglie, che si trova ai domiciliari, verrà interrogata al palazzo di giustizia di Sciacca. E’ difesa dall’avvocato Giovanni Vassallo.

Oltre ai tre arrestati, infatti, ci sarebbero almeno altre due persone che avrebbero avuto un ruolo nella presunta associazione. E non si esclude che il cerchio possa allargarsi. Gli indagati sono i riberesi Alfonso Caruana e Antonina Campisciano, entrambi di 44 anni, marito e moglie. Il marito è in carcere e verrà interrogato lunedì 12 aprile nella casa circondariale di Termini Imerese. E’ difeso dall’avvocato Giovanni Vaccaro. La moglie, che si trova ai domiciliari, verrà interrogata, pure nella giornata di lunedì, al palazzo di giustizia di Sciacca. Ha nominato difensore di fiducia l’avvocato Giovanni Vassallo. Interrogatorio di garanzia anche per la polacca Sylvia Adamczyk, di 47 anni, che risiede a Palermo e si trova ai domiciliari.

Gli interrogatori di garanzia verranno svolti dal gip del Tribunale di Sciacca, Antonino Cucinella, che ha disposto le misure cautelari. L’indagine è stata svolta dalle sezioni di pg dei carabinieri, della polizia di Stato e della guardia di finanza, coordinata dal sostituto procuratore Michele Marrone.

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