È una situazione di gravissimo degrado quella che ancora una volta viene portata all’attenzione delle autorità e che riguarda la località Raganella, all’altezza del ponte della Baiata.
Una discarica a cielo aperto, e non è la prima volta, è quella che si è riprodotta ancora una volta: copertoni, plastica, mobili in disuso, spazzatura varia, materiali di risulta, probabilmente perfino i resti di qualche lastra di eternit. Il tutto ridotto in cenere da un incendio appiccato non si sa da chi. Le conseguenze di questa situazione sono quelle di una zona completamente degradata, che confina peraltro con alcuni uliveti, all’inizio della stagione olearia.
Come se non bastasse: nella zona c’è anche la carcassa di un cane, come un rifiuto qualsiasi, quando naturalmente meriterebbe degna sepoltura. È una situazione grave che naturalmente denota l’atteggiamento di incuria da parte di alcune persone incivili. Non è tollerabile, tuttavia, che si tardi ad effettuare la bonifica. “Temo per le conseguenze del raccolto delle olive”, ha dichiarato Giusy La Bella, responsabile del META (Movimento Etico Tutela Animali), che oltre a denunciare la propria indignazione per l’assoluta mancanza di rispetto nei confronti del cane, che naturalmente può essere morto per qualsiasi causa, anche naturale, mette in evidenza il rischio che i danni ambientali prodotti all’ecosistema.