Cronaca / Attualità

Il filo rosso dell’Isola Ferdinandea protagonista, da domani, del “Progetto Scuole”

Sciacca e la Ferdinandea tra storia e ambiente: l’isola raccontata alle scuole. Al via, domani, un ciclo di quattro incontri che vede la partecipazione degli alunni del 1° Circolo “Giovanni XXIII”, parte del Festival organizzato dalle Vie dei Tesori, in collaborazione con il Comune.

Avvicinare le nuove generazioni alla storia e alle bellezze di Sciacca, attraverso un ciclo di incontri tra suggestioni letterarie, letture, proiezioni e pillole di ecologia. È l’obiettivo del “Progetto Scuole” che prende il via domani, coinvolgendo gli studenti in quattro incontri che si svolgeranno fino al 7 aprile prossimo. Un’iniziativa a cui partecipano gli alunni della Direzione Didattica 1° Circolo “Giovanni XXIII”, nata in seno al Festival FerdinanDea, in corso a Sciacca, organizzato dalle Vie dei Tesori, in collaborazione con il Comune.

L’eruzione dell’Isola Ferdinandea in un dipinto di Camillo De Vito, un modo per far conoscere ai più piccoli la storia della mitica isola che nel 1831, in seguito ad un’eruzione vulcanica, apparve nel Canale di Sicilia, tra Sciacca e Pantelleria, per poi inabissarsi cinque mesi dopo. Domani si comincia con due incontri – il primo dalle 8,40 alle 10,30 e il secondo dalle 10,30 alle 12,30 – alla Biblioteca comunale Aurelio Cassar, alla scoperta di testi e dei documenti storici sulla Ferdinandea, custoditi nel complesso. Prevista una lettura del resoconto dell’evento fatto dal geologo tedesco Friedrich Hoffman, il primo a giungere sul posto nel 1831, a cura dell’attrice Valentina Indelicato, con proiezioni di stampe d’epoca.

Il Museo del Corallo Nocito
Il terzo incontro, lunedì 4 aprile alle 10, nella Sala Michele Abruzzo del complesso monumentale Fazello, l’ispettore onorario ai Beni architettonici di Sciacca, l’architetto Pippo Cattano, parlerà di Sciacca al tempo della Ferdinandea, e a seguire, Giuseppe Di Giovanna, grande studioso del corallo di Sciacca, ripercorrerà la storia di questo prezioso fossile.

Il banco di Graham
L’ultimo incontro, giovedì 7 aprile alle 10,30, sempre al complesso Fazello, sarà dedicato al racconto subacqueo della Ferdinandea così come appare oggi. “Cercheremo di far capire agli studenti l’importanza del nostro mare, la ricchezza di biodiversità e le minacce del riscaldamento globale – spiega Domenico Macaluso, direttore scientifico del Wwf Sicilia Area Mediterranea, che condurrà l’incontro – . Ripercorreremo la storia del vulcano anche attraverso immagini dei fondali e degli animali marini che li popolano”.

Sciacca dal mare
“Questa edizione speciale del festival dedicato alla Ferdinandea si caratterizza anche per un coinvolgimento delle scuole – commenta il vicesindaco e assessore alla Cultura del Comune di Sciacca, Gisella Mondino – . Ci auguriamo che da questa esperienza possa nascere una maggiore consapevolezza su un capitolo importante della nostra città. Un evento storico che ha avuto spazio nell’immaginario letterario italiano e internazionale, legato anche al tema dell’educazione ambientale e al rispetto del mare”.

Il complesso Fazello
“Il progetto si inserisce tra le attività della nostra scuola, che ha in cantiere altre iniziative finanziante dalla Regione Siciliana – aggiunge Anna Conti, dirigente scolastico della Direzione Didattica 1° Circolo ‘Giovanni XXIII’ – . Un programma di scoperta dei beni monumentali artistici di Sciacca, che consente ai nostri alunni di approfondire la conoscenza del territorio in cui vivono per amarlo e valorizzarlo”.

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