Dodici mesi di pandemia e tre ondate di Coronavirus ci sono voluti prima che il Fratelli Parlapiano di Ribera potesse essere pronto ad accogliere il primo paziente Covid. E’ successo stasera quando il reparto di degenza ordinaria Covid da sedici posti e’ stato attivato. I posti dovrebbero diventare quaranta nel volgere di pochi giorni e subito dopo Pasqua dovrebbero essere attivati anche i reparti di sub-intensiva da dieci posti letto e intensiva da otto.
E’ eloquente che la sua attivazione avviene mentre la provincia agrigentina e’ sotto la morsa più pesante del virus, contagi e ricoveri come non mai, che hanno fortemente spinto verso la necessità della struttura operante. Ieri c’era stata una forte presa di posizione da parte dei sindaci del territorio finalizzata a una celere apertura del Covid Hospital a Ribera.
Oggi il commissario dell’Asp Mario Zappia, nel suo consueto report, aveva lasciato intendere che era ormai questione di ore e che il complesso e complicato iter che ha portato alla riconversione dei reparti della struttura crispina, era giunto al termine.
Si vocifera di una visita del governatore Nello Musumeci per la sua inaugurazione gia’ la prossima settimana. Le proteste del territorio hanno portato ad individuare il Parlapiano, presidio ospedaliero ridimensionato negli anni della geografia dei piani sanitari regionali in quanto considerato un doppione del vicino Giovanni Paolo II, a soli venti chilometri, proprio come struttura di riferimento per la cura del Covid.
Fino a questo momento i pazienti Covid sono stati curati al nosocomio di Sciacca. Anche oggi alcuni pazienti sono stati ricoverati all’ospedale di Sciacca proveniendo proprio da Ribera.
