Poche ore dopo il passaggio di consegne con Mario Zappia al vertice dell’Asp di Agrigento il nuovo commissario, Giuseppe Capodieci, ha rilasciato un’intervista a Risoluto.it parlando anche dell’ospedale di Sciacca. “Se Sciacca è stato riconosciuto – ha detto – da un piano regionale Dea di primo livello noi dobbiamo garantire alla popolazione di Sciacca i servizi di un Dea di primo livello”.
Per reperire personale medico per fronteggiare intanto l’emergenza Capodieci ha parlato di “convenzioni con le università, ricorso ai pensionati, a soggetti esterni. Valuteremo tutte le soluzioni e cercheremo quelle più adatte”.
Il nuovo commissario dell’Asp ha già fatto una prima analisi del personale “dal quale è emerso che la carenza riguarda i medici e dunque qualunque soluzione tampone in attesa dell’uscita dalle scuole specializzazione dei medici o la possibilità di consentire agli specializzandi, sulla base del Decreto Calabria, di frequentare i nostri ospedali, sarà vagliata. Quello che farò è mettermi in collegamento in particolare con le università di Palermo e Catania per le convenzioni e per avere all’interno dei nostri reparti personale in formazione che, con un’attività di tutoraggio, potrebbe supplire, temporaneamente. Potremmo anche fidelizzarli in attesa del momento in cui diventeranno specialisti. Lo abbiamo già fatto in tante aree della Sicilia e potremo farlo anche ad Agrigento”.
Sul dibattito politico e le polemiche che hanno accompagnato la nomina dei manager Capodieci afferma: “Per me non c’è nulla di nuovo rispetto al passato. Mi sembrano cose già viste. Oggi ognuno che è stato nominato deve dare il massimo per migliorare la qualità del servizio sanitario regionale, la politica lasciamola ai politici”.