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Il nuovo procuratore Maligno: “Fondamentale la sede giudiziaria di Sciacca” (Video)

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“Sciacca non è proprio vicina ad Agrigento. Una realtà giudiziaria a Sciacca mi pare fondamentale. Ritengo che bisogna mantenerla”. E’ quanto dichiara al Giornale di Sicilia il nuovo Procuratore della Repubblica di Sciacca, Maria Teresa Maligno. Il magistrato, di origini agrigentine, si insedierà tra qualche settimana al vertice dell’ufficio giudiziario saccense.

Il magistrato durante la sua lunga permanenza prima alla Dda e poi alla Procura Generale di Palermo si è occupata anche della mafia agrigentina.

“Mi sono occupata di processi alle cosche agrigentine – dice il nuovo procuratore – che hanno riguardato anche la famiglia mafiosa di Sciacca. In particolare, nel secondo grado di giudizio del processo “Montagna”. La mafia agrigentina dall’osservatorio che ho avuto è più arretrata rispetto a quella palermitana che si avvale di particolari strumenti tecnologici. Nell’agrigentino la mafia è più orientata sulle estorsioni a danno di imprenditori edili. La droga certamente arriva anche da quelle parti, ma ovviamente le piazze di spaccio nel palermitano sono più forti e con i contatti con i calabresi. La mafia agrigentina è più arretrata, ma non per questo meno pericolosa e capace di intrecciare a livello relazionale rapporti con tutte le altre realtà mafiose territoriali. Nell’indagine “Montagna” c’erano relazioni tra il capomafia di Sciacca e quello di San Mauro di Castelverde”.

Maria Teresa Maligno prende il posto di Roberta Buzzolani che, dopo otto anni alla guida della procura di Sciacca, ha fatto il percorso inverso del suo successore andando alla Procura Generale di Palermo.

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