Antonio Gerardi, laureato in Scienze Agrarie e con un diploma di Sommelier, grazie alle sue conoscenze è riuscito nell’intento di mettere in piedi un’azienda vitivinicola che si trova tra i comuni di Contessa Entellina, in provincia di Palermo, e Santa Margherita Belice in provincia di Agrigento valorizzando le produzioni del territorio.
“Serenità, freschezza, spensieratezza sono i sentimenti che vivevo da piccolo mentre accompagnavo mio nonno lungo i filari della nostra proprietà. Diventare vignaiolo non è stata solo una scelta, ma un’eredità che, quotidianamente, vivo e rivivo nel rispetto della natura”. Queste le parole di Antonio Gerardi che, nonostante la giovane età, è riuscito a mettere su un’azienda che si estende per circa 60 ettari con pendenze che vanno dai 250 ai 500 metri sul livello del mare. L’azienda, che aveva una conduzione familiare, è stata rilevata ufficialmente da Antonio nel 2007, mentre studiava Scienze Agrarie a Palermo. Qui Antonio ha dato sfogo alla sua fantasia e ha messo in pratica i suoi studi provando nuove tecniche. Nel 2012 Antonio parte alla carica: “Mi sono così dedicato anima e corpo alla mia azienda – afferma – partecipando a tutte le operazioni, importando nuove tecniche di potatura, migliorando l’efficienza degli interventi con un unico obiettivo l’equilibrio delle piante e degli impianti per l’ottenimento di produzioni di elevata qualità”. Sono circa 10 gli ettari destinati alla produzione di uve dove Antonio coltiva Cabernet Sauvignon, Grillo, Catarratto e Inzolia. In sei ettari, invece, ha destinato la coltivazione degli ulivi, in particolare il Nocellara del Belice. Al momento sono solo due le etichette: il Grillo e un Rosso per gli internazionali, per una produzione totale di 5 mila bottiglie. “Ad oggi – racconta Antonio – sono gli unici due vigneti in cui ho trovato un eccellente equilibrio vegeto-produttivo, gli unici vigneti che mi fanno brillare gli occhi. Il grillo è un vitigno che mi è sempre piaciuto e in cui ho creduto fin dall’inizio, infatti ho deciso di esaminare meglio la tematica nella mia tesi di laurea. Il Cabernet Sauvignon è il primo vigneto da me impiantato nel 2003, quando ancora sapevo poco di vigne e vini, ma avevo già una grande passione per il mondo agricolo che vivevo giornalmente in famiglia e per quello del vino che già esercitava una forte attrazione come fosse un magico amuleto”. Oggi Antonio Gerardi sogna una piccola cantina in cui poter sperimentare e vinificare in totale armonia con l’ambiente ed il territorio, ma anche un vigneto ad alberello di Nero d’Avola e Perricone. Tra i progetti del giovane vignaiolo, anche la vinificazione di Catarratto ed Inzolia e un vino macerato di Grillo in anfora. Tutte idee che Gerardi sta già mettendo in pratica.