Cronaca / Attualità

Il Wwf scrive anche all’Istituto Idrografico Militare per l’abbassamento a San Giorgio, non è bassa marea

Il fenomeno non ha interessato soltanto la costa agrigentina, ma l’abbassamento dell’acqua in alcuni tratti della costa e’ stato osservato in diverse zone della Sicilia e anche in altre regioni italiane.
In particolare, a Sciacca, l’abbassamento e’ stato osservato a San Giorgio dove un ampio tratto di scogliera antistante la battigia, è emerso per circa 50 centimetri, mettendo in secca rocce coperte da alghe e soprattutto degli scogli tappezzati da Posidonia oceanica, seccatasi in seguito all’esposizione al sole.
” Questa scogliera – ha scritto in una lettera il Wwf per segnalare a diversi enti preposti, non era mai emersa in 60 anni di osservazione, pertanto sembra debba essere escluso che possa trattarsi di un evento legato alle maree, anche perché, da oltre tre giorni questo tratto di fondale non è tornato sott’acqua come avverrebbe con l’alternarsi del flusso e reflusso della marea, ma soprattutto in quanto l’escursione del livello del mar Mediterraneo, lungo le coste sud-occidentali della Sicilia, sarebbe di pochi centimetri e non di decine, come nel caso della presente segnalazione.
A nostro umile parere, sarebbe da escludere anche il fenomeno del cosiddetto
marrobbio, in quanto l’abbassamento del livello del mare è costante e si protrae
da diversi giorni.
Inoltre, molti animali marini (ricci di mare, oloturie, granchi anemoni e gamberi),
sono sati sorpresi da questo fenomeno, rimanendo uccisi dal ritiro del mare
oppure rimanendo intrappolati in sacche di acqua destinata ad evaporare: questa
moria non avverrebbe durante i flussi di marea.
” Un altro singolare effetto – scrive ancora Wwf – di questo abbassamento del livello del mare, è
l’affioramento dell’isolotto di San Giorgio, riportato in alcune carte del seicento e
del ‘700 sommerso in seguito all’innalzamento del livello del mare, tant’è che non
risulta mai emerso nel corso del 1900: le riprese con un drone da noi effettuate,
mostrano scogli affioranti per decine di centimetri, sui quali stazionano dei
gabbiani.
Per escludere che potesse trattarsi di un fenomeno locale, abbiamo chiesto di
verificare l’eventuale manifestazione di un analogo abbassamento del livello del
mare, in aree lontane dal mare di Sciacca.
I nostri volontari ci hanno comunicato che questo fenomeno si è registrato anche
ad ovest rispetto a Sciacca, cioè a Mazara del Vallo, come anche ad est, nel
porto di Licata.
Inoltre, osservando il mare che lambisce il marnoso capo Bianco di Eraclea Minoa, è stato possibile notare che l’abbassamento del livello delle acque, ha fatto affiorare ed ha esposto le strutture prima sommerse, scavate ab antiquo
nella marna, da mettere in relazione con dei canali di alaggio dell’antica città di Eraclea”

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