Cronaca / Attualità

In agitazione i dipendenti del Consorzio di Bonifica di Agrigento, stipendi non pagati

I lavoratori del Consorzio di Bonifica 3 Agrigento, a conclusione dell’assemblea svoltasi dello scorso 5 marzo nella sede periferica di Ribera, insieme ai rappresentanti sindacali aziendali proclamano lo stato di agitazione.

Nonostante la richiesta di incontro urgente e le varie sollecitazioni all’ente, i lavoratori continuano a non garantire la regolarità nel pagamento degli stipendi, creando gravi disagi economici ai dipendenti e alle loro famiglie.

I lavoratori inoltre evidenziano che l’Assessorato regionale dell’Agricoltura ha già predisposto la liquidazione del contributo regionale per il pagamento delle retribuzioni per i Consorzi di Bonifica dell’Isola, ad esclusione del Consorzio di Agrigento.

A tutto ciò, evidenziano la mancata adozione di adeguate misure di sicurezza sui posti di lavoro rispetto agli impegni assunti dall’Amministrazione nell’incontro dello scorso dicembre che continuano a mettere a rischio l’incolumità dei lavoratori.

“Di fronte a questa situazione inaccettabile – scrivono in una nota – dipendenti chiedono un intervento immediato da parte delle autorità competenti e delle istituzioni, affinché vengano rispettati i loro diritti fondamentali”

Le segreterie dei sindacati, con forza tengono a precisare che gli stessi lavoratori non escludono l’eventualità che possano essere poste in essere ulteriori azioni di lotta sindacale, fino a giungere all’occupazione dell’Ente ed al blocco dei servizi, sempre nel rispetto dei servizi minimi, finalizzato al rispetto ed alla tutela dei diritti di tutti i lavoratori. I sindacati chiedono, infine che l’incontro convocato dall’Amministrazione in data 11 marzo a Palermo venga svolto presso la sede periferica di Ribera al fine di poter effettuare un sopralluogo congiunto presso i luoghi di lavoro dove sono state posizionate le motopompe e che venga fornita una relazione da parte del Rspp aziendale in merito ai luoghi di lavori relativi alle anzidette motopompe.

Condividi
Pubblicato da