Il dipartimento regionale della famiglia e delle politiche sociali ha pubblicato l’avviso a sportello per finanziare il “reddito di libertà”, un sostegno per aiutare le donne vittime di violenza ad emanciparsi ed essere economicamente indipendenti.
I comuni in sinergia con i centri antiviolenza o con le strutture di accoglienza ad indirizzo segreto iscritte all’Albo regionale, potranno avviare progetti personalizzati in favore delle donne vittime di abusi e maltrattamenti.
Disponibili 234 mila euro fino ad esaurimento dei fondi. Potrà essere richiesta una somma annua non superiore a 10 mila euro per ciascuna donna. Il numero di domande che ciascun comune potrà presentare è indicato nell’avviso; i comuni capoluogo di provincia o con popolazione superiore a 30 mila abitanti potranno presentare fino a 5 progetti personalizzati.
Con il contributo si potrà pagare il canone di affitto per abitazione o attività lavorativa, acquistare attrezzature, arredi, materie prime, pagare le spese di allaccio per le utenze, le polizze assicurative, le licenze, i permessi, le autorizzazioni.
“Rendiamo finalmente concreta una misura che aiuterà alcune donne colpite da minacce o violenze a cambiare vita e intraprendere la strada del riscatto e dell’autodeterminazione – ha affermato l’assessore regionale alle politiche sociali, Antonio Scavone – Prima di lasciare il mio incarico di governo contavo sull’attuazione di questo importante avviso, oggi immediatamente realizzabile”.
L’istanza di contributo dovrà essere presentata a partire dal 10 ottobre ed entro e non oltre il 31 ottobre 2022. Le domande potranno pervenire anche via posta elettronica certificata all’indirizzo dipartimento.famiglia@certmail.regione.sicilia.it