Il Tribunale del Riesame di Palermo ha accolto l’appello proposto dall’avvocato Vincenzo La Torre che assiste G.F., di 52 anni, di Sciacca, sottoposto alla misura cautelare della custodia in carcere con l’accusa di atti persecutori nei confronti dell’ex compagna, così come richiesto dalla locale Procura della Repubblica e disposto dal gip presso il Tribunale di Sciacca.
La misura era stata confermata all’esito dell’interrogatorio dell’indagato dallo stesso gip del Tribunale di Sciacca, Alberto Davico, mentre il Tribunale del Riesame, nel revocare la misura cautelare della custodia in carcere e sostituirla con quella degli arresti domiciliari presso l’abitazione dell’indagato con l’applicazione del braccialetto elettronico, per come richiesto dal suo difensore, ha ritenuto che al medesimo potesse essere applicata una misura cautelare meno afflittiva.
L’avvocato La Torre precisa che il suo assistito “si dichiara estraneo ai fatti posti a fondamento della misura cautelare così come narrati dalla persona offesa e rileva che gli stessi andranno comunque vagliati con rigore nel prosieguo, al fine di pervenire ad una sentenza di assoluzione o condanna del prevenuto, evidenziando come il Tribunale del Riesame, quale Giudice Collegiale, abbia valutato la tesi difensiva prospettata dall’indagato con maggiore spirito critico”.