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Comune di Sciacca

Indagine della Guardia di finanza a Sciacca, confermate in Cassazione 4 misure cautelari

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Restano in carcere Domenico Friscia, di 61 anni, e Michele Russo, di 45, entrambi di Sciacca. La Cassazione ha rigettato i ricorsi avanzati dai loro difensori, gli avvocati Teo Caldarone per Friscia e Aldo Rossi e Michele Giovinco per Russo, e confermato a loro carico la misura cautelare. I due sono coinvolti nell’indagine della Dda di Palermo svolta a Sciacca dalla guardia di finanza. A dicembre è prevista l’udienza in Cassazione per decidere su Giuseppe Marciante, di 37 anni, pure di Sciacca, difeso dall’avvocato Concetta Rubino, sempre in merito alla richiesta di revoca della custodia in carcere.

A Friscia viene contestato di avere promosso, diretto e organizzato la famiglia mafiosa di Sciacca. A Russo e Marciante di avere partecipato alla famiglia mafiosa di Sciacca.

Inammissibili per la Cassazione i ricorsi presentati dalle difese di altri due indagati, per scambio elettorale politico-mafioso, che restano ai domiciliari. Sono Vittorio Di Natale, 49 anni, insegnante, ex consigliere comunale di Sciacca e candidato non eletto alle amministrative del 2022, e Rosario Catanzaro, 65 anni, di Sciacca, il primo difeso dagli avvocati Antonio Tornambè e Antonino Reina, e il secondo dall’avvocato Carlo Venturella. Sarebbe stata accettata la promessa di Domenico Friscia di procurare voti a Di Natale quale candidato al consiglio comunale con l’intermediazione di Catanzaro.

La Dda ha già emesso l’avviso di conclusione indagini ed a breve deciderà sulla richiesta di rinvio a giudizio.

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