Inizia il fermo di pesca e per 30 giorni con i natanti, anche quelli di Sciacca, che rimarranno in porto non sarà possibile acquistare pesce fresco. Tutto questo in un momento di grave crisi del settore. Calogero Bono, direttore della cooperativa Madonna del Soccorso, riferisce che, a pochi giorni dalla scadenza del termine ultimo per la presentazione delle istanze, metà degli armatori di Sciacca vogliono demolire i natanti e attingere ai fondi messi a disposizione dall’Unione Europea. “Questo indica la grave crisi che stiamo attraversando – dice Bono – e sono anche quarantenni e cinquantenni che vogliono mollare”.