Inter.Co.Pa. auspica che si faccia presto con la sostituzione della gestione commissariale e si proceda come delineato dall’Ati


“Dopo appena 48 ore avere ottenuto la conferma che il Sistema Idrico Integrato sarà gestito da un’Azienda Speciale Consortile viene lanciato l’ennesimo spauracchio che esistono ragioni di dubbi e perplessità da sciogliere che ne minano la sua costituzione” . Lo scrive in una nota l’Inter.Co.PA.
“Che la buona conduzione del Servizio Idrico – si legge – non sia determinato dalla forma di gestione della società che gestirà l’acqua della nostra provincia va da sè, ma se avere l’acqua pubblica corresponsabilizza i comuni, ragione per cui nessun comune avrebbe voluto l’Azienda Speciale Consortile se non ci fossero stati i comitati, le associazioni e i sindacati e la stesa Inter.Co.PA a volerla, riteniamo che debba e possa rappresentare una fondamentale garanzia.
Ritornando ai dubbi e i rischi sollevati in comunicati diffusi, il comitato Inter.Co.PA rileva che gli stessi elementi di dubbi e rischi sono stati sollevati dal consulente del Comune di Licata nel corso dell’ultimo incontro dell’ATI, al punto da essere stato l’unico comune a votare No nell’assemblea e non consentendo di ottenere l’unanimità del voto. Rilievi che hanno sollevato parecchi interventi in replica per confutare dubbi e perplessità sollevati.
Unico vero problema insoluto cha la commissaria dovrà provvedere a risolvere al più presto è la concreta verifica, e non sulla base di atti o documenti, della concessione agli otto comuni che ne hanno fatto richiesta, dell’eventuale riconoscimento alla gestione in house delle fonti e reti in base all’ex art 147, legge 156/2006. È opinione del nostro comitato che, a parte il comune di Santo. Stefano di Quisquina ed eventuali comuni limitrofi che utilizzano le stesse fonti, nessun altro comune possieda i requisiti, e che la bizzarra concessione di un periodo di tempo per adeguarsi entro sia assolutamente illegittima tenuto conto che i requisiti previsti dovevano essere già in possesso dal lontano 2007 e non crearli dall’oggi al domani.
Se non fosse vero è Incredibile come gli stessi dubbi e perplessità coincidano nelle posizioni di un comune e associazioni”.
Inter.Co.PA rimane ottimista e auspica che la necessità urgente di sostituire la gestione commissariale proceda velocemente come delineato nell’assemblea dell’ATI.

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