La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato dall’avvocato Antonino Sutera contro il provvedimento del Tribunale della Libertà, confermato dalla Corte di Appello di Palermo, riguardante la richiesta di arresti domiciliari per la madre della ragazzina minore di 14 anni che avrebbe subito atti sessuali a Menfi e Gibellina. La madre resta, pertanto, in carcere.
Al processo è stata condannata in abbreviato a 8 anni di reclusione e 80 mila euro di multa con sentenza confermata in appello.
L’avvocato Antonino Sutera, difensore della donna, ha impugnato, per la misura cautelare, dinanzi al Tribunale della Libertà. Sia in appello che adesso in Cassazione conferma del carcere per la donna. La ragazzina, secondo l’accusa, sarebbe stata costretta a subire rapporti sessuali e la madre avrebbe favorito accompagnandola nei luoghi dove si consumavano gli incontri sessuali per somme che andavano dai 30 ai 200 euro.