Si sposta al Tribunale del Riesame di Palermo la vicenda riguardante il saccense Paolo La Bella, di 32 anni, arrestato dai carabinieri perchè accusato di avere appiccato il fuoco, il 14 luglio scorso, all’area boschiva di Pierderici, a Sciacca. Dopo l’interrogatorio di garanzia durante il quale La Bella si è difeso, confermando che si trovava in quella zona, il 14 luglio scorso, ma per dare da mangiare a un cane che si trova in una struttura che il trentaduenne ha in uso, adesso l’avvocato Giuseppe Scorsone prepara il ricorso al Tribunale del Riesame di Palermo. Nell’auto di La Bella, però, c’erano quattro accendini e un bidone che, per i carabinieri, era intriso di benzina. “La Bella ha chiarito che dei quattro accendini tre non funzionavano – dice l’avvocato Scorsone – e lui è un fumatore. Il bidone, invece, non era intriso di benzina”. Adesso deciderà il Tribunale del Riesame di Palermo, ma per i carabinieri, la Procura della Repubblica e il Gip del Tribunale di Sciacca che ha confermato la misura cautelare degli arresti domiciliari ci sono le esigenze cautelari e Paolo La Bella deve rimanere nella sua casa di via Acerra.
La difesa di La Bella al Tribunale del Riesame: “Non è lui il piromane di Pierderici”
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