La morte dell’operaio Cardinale nella cava di Villafranca Sicula, il pm chiede 5 condanne per omicidio colposo

Il pubblico ministero Roberta Griffo ha chiesto la condanna dei cinque imputati nel processo, per omicidio colposo, scaturito dalla morte, nella cava di Villafranca Sicula, dell’operaio di 59 anni Mario Cardinale, di Bivona, avvenuta il 6 febbraio del 2013.

Per Alfonsina Marretta, di 47 anni, di Ribera, legale rappresentante della ditta esercente la cava, la richiesta è stata di 2 anni e 6 mesi; per Giovanni Sola, di 49 anni, di Ribera, che viene indicato quale amministratore di fatto della ditta, 3 anni e 6 mesi.

Quattro anni e 8 mesi di reclusione sono stati chiesti dal pm per gli altri imputati: Salvatore Castiglione, di 39 anni, di Caltanissetta, responsabile del servizio di prevenzione e protezione della cava; Salvatore Gelsomino, di 79 anni, di Caltanissetta, direttore tecnico dei lavori della cava; Giusppe Infantino. di 63 anni, di Casteltermini, dipendente del Distretto Minerario di Caltanissetta.

Il processo si celebra dinanzi al giudice monocratico del Tribunale di Sciacca Dino Toscano. La famiglia dell’operaio si è costituita parte civile con gli avvocati Gianfranco Viola, Maurizio Traina, Luca Trizzino e Carmelo Spallino che discuteranno il 21 marzo.

Il 31 marzo inizierà la discussione delle difese degli imputati.

Secondo l’accusa l’attività estrattiva sarebbe stata effettuata in una zona della montagna Cozzo Galbasa distante dall’area dove erano stati previsti ed autorizzati i lavori e con modalità, cioè scavando dal basso verso l’alto anziché dall’alto verso il basso, in violazione delle autorizzazioni.

L’operaio mentre si trovava da solo a cavare con un martello pneumatico montato sull’escavatore il versante roccioso sud-occidentale della cava è stato travolto da una frana del costone.

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