La nomina di Marinello a responsabile del settore finanziario dell’Unione dei Comuni Platani Quisquina Magazzolo del 2013, il pm chiede condanne per abuso d’ufficio e le difese l’assoluzione

Ha chiesto la condanna per abuso d’ufficio per tutti gli imputati il pubblico ministero Alberto Gaiatto nel processo, che si celebra al Tribunale di Sciacca, riguardante la nomina del saccense Vincenzo Marinello a responsabile del settore finanziario dell’Unione dei Comuni Platani Quisquina Magazzolo per fatti che risalgono al 2013.

Il pm ha chiesto un anno e 2 mesi per Marinello e un anno per gli altri imputati: Alfonso Frisco, Giovanni Panepinto, Santo Alfano, Filippo Bartolomeo, Francesco Cacciatore e Salvatore Re. Nella qualità di sindaco di Alessandria della Rocca e presidente della giunta dell’Unione dei Comuni Platani-Quisquina-Magazzolo Frisco e di sindaci dei Comuni di Bivona, Cianciana, San Biagio Platani e Santo Stefano di Quisquina gli altri, oltre che di componenti  della giunta dell’Unione, affidando l’incarico a Marinello, secondo l’accusa, avrebbero  violato più disposizioni “che pongono all’amministrazione un espresso divieto di fare ricorso a personale esterno per ricoprire incarichi del tipo di quello conferito”.

Il concorso di Re sarebbe consistito nell’avere, in qualità di segretario, espresso parere favorevole sulla regolarità della deliberazione e di Marinello nell’avere istigato la condotta degli altri, traendone illecito beneficio.

Per le difese ha discusso chiedendo l’assoluzione di Frisco, Alfano e Cacciatore, l’avvocato Michele Monteleone, secondo il quale si è operato, attraverso la nomina, in linea con quanto prevede la legge ed esclusivamente per il raggiungimento di determinati obiettivi, per la progettualità del piano Aro, in assenza di analoga professionalità interna. Il 3 novembre toccherà agli altri difensori e al termine dell’udienza la sentenza.

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