La notte della movida, partono da Canicattì i controlli dei carabinieri del comando provinciale di Agrigento con denunce e sanzioni

È pesante il bilancio dei controlli svolti dai carabinieri della Compagnia di Canicattì nella notte tra sabato e domenica in città. Si è trattato di un servizio straordinario di controllo del territorio, coordinato dal comando provinciale dei carabinieri di Agrigento con l’impiego di numerose pattuglie, reso necessario dal preoccupante degenerare in fatti di violenza della cosiddetta movida canicattinese, situazione che si crea nel cuore del centro cittadino nel fine settimana, quando, dopo il tramonto, bar e caffetterie si trasformano in locali con musica dal vivo e deejay set che attraggono centinaia di giovani anche dalle provincie limitrofe.

Un movimento che, però, oltre alle risse, negli ultimi 10 anni ha fatto registrare anche gli omicidi di 2 giovanissimi, uccisi da coetanei all’apice di futili discussioni sorte proprio davanti ai locali. Sabato scorso, durante la movida, una scazzottata è culminata con un 20enne gravemente accoltellato al volto e trasportato in ospedale, dove la lite violenta tra coetanei è addirittura proseguita.

La notte tra sabato e domenica i carabinieri di Canicattì hanno dapprima presidiato le vie d’accesso alla città, registrando l’arrivo di auto di ragazzi da Caltanissetta, San Cataldo, Delia, Sommatino, Licata e Ravanusa: decine le vetture controllate e più di 100 le persone identificate (tra questi anche un libero vigilato in giro oltre l’orario impostogli per rientrare a casa e denunciato all’Autorità Giudiziaria), con i militari che, oltre ad accertare il consumo di alcol dei conducenti, hanno contestato violazioni del codice della strada con sanzioni per un valore complessivo superiore agli 11.000 euro.

Tra i trasgressori, 2 giovanissimi sono stati colti alla guida senza avere mai conseguito la patente, mentre un altro automobilista, fermato mentre entrava a Canicattì da Castrofilippo e sottoposto ad accertamento, è stato sorpreso con un tasso alcolemico superiore di oltre 3 volte al limite consentito: per costui si è proceduto all’immediato ritiro della patente ed al deferimento alla Procura della Repubblica di Agrigento, in quanto responsabile di guida in stato di ebbrezza.

Successivamente, i carabinieri hanno ispezionato i locali aperti nella Ztl di Canicattì, a quell’ora piena di gente. Controlli mirati, tesi a scongiurare gli assembramenti ed a verificare la predisposizione ed il rispetto delle condizioni di sicurezza per gli avventori. Controlli indirizzati anche dalla diffusa condivisione sui social network delle immagini che mostrano come, negli ultimi fine settimana, alcuni vicoli del centro di Canicattì siano stati trasformati in vere e proprie discoteche a cielo aperto.

Su 7 locali visitati dai militari, soltanto 1 è risultato in regola.

Un dato preoccupa più degli altri: la maggior parte dei titolari degli esercizi commerciali ispezionati ha mostrato ai pubblici ufficiali di essere all’oscuro dell’esistenza di alcune delle norme che regolano la somministrazione degli alcolici (per esempio, ai militari che chiedevano dove fosse esposta la tabella con i valori alcolemici, alcuni esercenti hanno esibito il listino prezzi, prima di ammettere candidamente di non conoscere questo ed altri obblighi).

I titolari di 3 dei 7 locali controllati sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Agrigento per l’organizzazione di un pubblico spettacolo (consolle con deejay all’aperto e/o in mezzo alla strada, mentre in Piazza Dante era in corso il concerto di una band) che, nonostante l’annuncio su Facebook, non era stato preventivamente comunicato all’Autorità di Pubblica Sicurezza affinché lo autorizzasse.

All’interno di un altro bar di via Regina Margherita, invece, i carabinieri, verso l’una e trenta, hanno trovato 10 giovani assembrati davanti al bancone dei cocktails.

Complessivamente, oltre alle 3 denunce, i militari hanno contestato violazioni con sanzioni complessive per oltre 22.000 euro, mentre per tutti i titolari si procederà alla segnalazione alla Prefettura di Agrigento affinché valuti l’adozione degli eventuali provvedimenti di competenza.

I controlli proseguiranno nelle prossime settimane d’estate, con l’obiettivo di garantire la sicurezza delle ferie dei cittadini e delle notti della movida.

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