Cronaca / Attualità

La nuova sanità siciliana, anche Ribera boccia le “ipotesi di studio” della Regione

Il comitato “Zona Disagiata” di Ribera, con Giovanni Montalbano, boccia le “ipotesi di studio” della Regione sul riordino del servizio sanitario.

“Così per come è stata impostata la bozza che abbiamo avuto modo di visionare scrive Montalbano – le Asp si faranno carico della medicina territoriale attraverso i nuovi Ospedali di Comunità, le Case di Comunità, i centri operativi territoriali e le strutture accreditate, e cederanno gli ospedali ad una nuova azienda ospedaliera. In un periodo in cui mancano i medici, non mancheranno di certo le figure manageriali, la spending review in questo caso potremmo considerarla un optional”.

Il dettaglio per la provincia di Agrigento è che “la nuova azienda ospedaliera con funzioni di multipresidio è l’azienda ospedaliera San Giovanni di Dio, struttura Dea di I livello, cui transita la gestione diretta dei seguenti presidi ospedalieri: Giovanni Paolo II di Sciacca, Fratelli Parlapiano di Ribera, San Giacomo d’Altopasso di Licata, Barone Lombardo di Canicattì, ivi comprese le dotazioni di beni e di patrimonio dei singoli presidi, così come il personale. Chiaramente la bozza di modifica delle “Legge Regionale 5” comporterà delle modifiche alla prossima programmazione sanitaria regionale ed in particolare alla definizione della prossima Rete Ospedaliera”.

Per il comitato “Zona Disagiata” questa proposta di modifica della legge regionale “un sopruso, che rischia di ledere la dignità del malato, verrà – infatti – depauperato l’ospedale di Sciacca che da DEA di I° livello passa a presidio di base, cosi come gli altri presidi ospedalieri di Canicattì e Licata rischiano con buona probabilità e con buona pace dei cittadini del territorio di non riuscire a garantire gli stessi servizi ospedalieri. Discorso a parte, secondo il nostro punto di vista, bisognerebbe fare per il presidio ospedaliero riberese, che ricordiamo ancora oggi è accorpato al presidio ospedaliero saccense attraverso la formula ospedali civili riuniti. Queste modifiche, infatti, non dovrebbero intralciare il percorso di richiesta di riconoscimento di ospedale di zona disagiata e del suo piano di rifunzionalizzazione post-covid nella nuova rete ospedaliera”.

Il comitato con Montalbano conclude: “Per quanto riguarda la rifunzionalizzazione del presidio riberese attraverso il suo riconoscimento di ospedale di zona disagiata lo chiediamo noi, ma soprattutto lo hanno chiesto a gran voce migliaia di cittadini scesi in strada lo scorso 19 dicembre”.

Nella foto, Giovanni Montalbano con Riccardo Romano in occasione di una manifestazione a Ribera

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