Per la seconda volta nel giro di poche settimane, il consigliere comunale di opposizione Giuseppe Catanzaro invita pubblicamente il sindaco Fabio Termine a coinvolgere le forze politiche presenti in aula Falcone- Borsellino e non, sul tema ospedale.
“Se serve – scrive in una nota Catanzaro- provvederò anche a comunicazione istituzionale. Renda dotta la città sull’incontro preannunciato con l’assessorato regionale, sulle possibili date entro cui si svolgerà e soprattutto sulla strategia che si sta mettendo in campo dal punto di vista politico ed amministrativo in difesa del nostro nosocomio. Non abbiamo tempo da perdere: che il punto fosse l’aggiornamento della rete ospedaliera era chiaro da tempo ed in aula, quando ero ancora in maggioranza, provai a dirlo a gran voce, senza essere ascoltato granché. Oggi, dobbiamo correre”.
Sul tema ospedale di Sciacca oggi interviene anche la Onlus Capurro, in particolare sulla nomina del direttore dell’area di emergenza di Sciacca a quella anche di Agrigento: “E’ un fatto gravissimo – commenta il presidente Alessandro Capurro – che va stigmatizzato. I dipendenti dell’ASP sono persone prima ancora che professionisti e non sono pedine posizionate sullo scacchiere che possono essere spostate in qualsivoglia direzione.
Le Unità Operative, allo stesso modo, non sono semplici caselle da riempire e sulle quali posizionare una X.
Occorre che questa ASP di Agrigento capisca che non è possibile gestire o attivare Unità Operative a risorse umane invariate”.
Capurro infine, sottolinea che: “I vertici aziendali dell’ASP devono comprendere che gli Ospedali di Sciacca e di Agrigento sono entrambi DEA di Primo Livello e come tali devono essere diretti e devono avere le risorse umane e strumentali necessarie. L’Ospedale di Sciacca, dal canto suo, merita di avere un Pronto Soccorso con un Direttore in esclusiva e che non sia sottoposto e/o esposto allo stress che si troverebbe a vivere qualora dovesse avere sulle sue spalle due Pronto Soccorso”.
