La storia di Laika, destinata ad essere soppressa e salvata dall’Oasi Ohana

Tutto inizia qualche giorno fa, quando uno dei veterinari che presta servizio in Oasi chiama Chiara Calasanzio, la fondatrice informandola che una coppia di coniugi, molto anziani, era andata da lui per far sopprimere la loro cagnolina, una Yorkshire di 10 anni di nome Laika, la cagnolina era affetta da un importante tumore alle mammelle e la a sua data di morte era già stata decisa.

Il costo dell’intervento e della degenza, il risicato margine di successo dello stesso, nonché la loro difficoltà nel gestire la fase post operatoria li avevano spinti a chiedere al veterinario di addormentarla per sempre: l’avevano già salutata ed erano pronti a dare il loro consenso.

Il veterinario sapeva che rimaneva un’ultima possibilità, ossia il sostegno di Ohana, che più volte in questi sette anni è intervenuta per salvare cani già condannati o si è fatta carico di cani che il sistema pubblico o convenzionato dei canili non avrebbe potuto sostenere (Tik e Tak, fratellini presi a picconate in testa e resi ciechi e fobici, sono stati adottati dal rifugio e vivranno tutta la vita nella loro macro area).

“Non si trattava di persone senza scrupoli che volevano solo liberarsi del loro amico a quattro zampe, ma di due anziani molto scrupolosi che in dieci anni non avevano saltato una vaccinazione della nonnina. Purtroppo si sono trovati davanti ad una cosa più grande di loro e hanno pensato che fosse la cosa migliore da fare” racconta Chiara.

Il tempo stava per scadere. La cagnolina è stata dunque adottata dal rifugio che si farà carico di ogni cosa: Laika ha già iniziato la terapia antibiotica, e alla fine di quest’ultima verrà operata al tumore, sterilizzata e monitorata costantemente.

“Non sarà un intervento semplice ma abbiamo il dovere di provarci: siamo pronti a tutto perché sappiamo che i nostri sostenitori non ci lasceranno da soli. Vogliamo regalare a Laika tutto il tempo che possiamo” conclude Chiara.

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