Cronaca / Attualità

Ladri ormai sempre più padroni delle campagne: agricoltori e residenti preoccupati chiedono di essere tutelati

Nei giorni scorsi a Scunchipane si è ricostituito il locale Comitato di quartiere. A presiederlo Rosario Vitrano, ex ufficiale di Polizia, oggi in pensione. A indurre i residenti a tornare a riunirsi indicando un proprio rappresentante è stata la recente nuova escalation di furti messi a segno nella zona, tra quelle di campagna più vaste del territorio di Sciacca, all’interno di residenze, opifici, depositi di attrezzi e, perfino, del raccolto giornaliero dei proprietari delle aziende agricole e dei poderi. Chiedono un’intensificazione del controllo del territorio da parte delle forze dell’ordine, pur consapevoli della complessità di una zona difficilmente controllabile. Ma qualcosa bisogna pur fare. Sotto attenzione c’è anche la necessità di migliorare la stessa pubblica illuminazione. Ma la questione dei furti riguarda l’intero territorio rurale di Sciacca, da Fontana Calda (che continua ad invocare la collocazione delle telecamere di sorveglianza) a Raganella, fino a Bordea. È qui che ormai i residenti (ce ne sono che abitano in campagna tutto l’anno) sono in preda ad una condizione continua di allarme. Uno degli ultimi furti è stato messo a segno la notte del giovedì grasso. Anche qui magazzini e abitazioni, il più delle volte approfittando dell’assenza dei proprietari, ma non sono mancati gli episodi che hanno visto irruzioni indesiderate anche mentre i residenti si trovavano regolarmente all’interno degli alloggi. E dire che i ladri alla fine si appropriano di bottini piuttosto magri: cibo in scatola, conserve, utensili da cucina e attrezzi agricoli. Rarissime le volte in cui i malviventi riescono ad arraffare del denaro, consistente comunque in pochi spiccioli. E i residenti sono stati costretti ad organizzarsi in ronde notturne, a sorvegliare il raccolto (le olive sono uno dei prodotti più graditi ai furfanti) o la inviolabilità delle proprie case. Una situazione di emergenza che non può continuare.

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