Il terminal C dell’aeroporto “Vincenzo Bellini” di Catania riparte con due voli all’ora che saranno man mano incrementati. È questo l’esito del vertice sull’operatività dello scalo che si è svolto a Catania tra il Prefetto, l’Enac e la Sac, la società di gestione dell’aeroporto.
L’infrastruttura di volo e altre zone dell’aeroporto non sono state coinvolte dal rogo. Gli aeromobili presenti sullo scalo, già da questa mattina, sono stati autorizzati a decollare per essere impegnati su altri scali.
La Procura di Catania ha aperto un’inchiesta per accertare se le cause scatenanti sono di origine dolosa o meno.
“La società di gestione, in coordinamento con Enac ed Enav – si legge in una nota inviata della Sac – si è attivata per la riprogrammazione dei voli di questi giorni e ha individuato altri aeroporti per la riprotezione dei passeggeri: Comiso, Palermo, Trapani, Lamezia Terme e Reggio Calabria. La Sac sta garantendo il trasferimento in pullman dei passeggeri da e per gli aeroporti individuati. L’Enac, inoltre, invita i passeggeri a non recarsi in aeroporto, ma di contattare preventivamente le compagnie aeree di riferimento per verificare l’effettiva operatività del proprio volo e le soluzioni alternative individuate dai vettori. È stata altresì istituita una Commissione d’inchiesta Enac per far luce sulle cause dell’incendio e per garantire in tempi brevi la ripresa a pieno regime dell’operatività dello scalo“.
“La causa dell’incendio presso l’aeroporto di Catania è in corso di indagine da parte della magistratura – dichiara il ministro per la Protezione Civile, Nello Musumeci, a seguito di una visita a Palermo – e non ci sono segnalazioni di feriti. I sistemi di evacuazione sono stati efficienti. I danni si riparano. Speriamo di poter rientrare nella piena funzionalità tra uno o due giorni al massimo“.