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L’Alba della Legalità riempie piazza Vittorio Emanuele a Menfi

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C’erano Giovanni Paparcuri, rimasto gravemente ferito nella strage Chinnici, e Vincenzo Agostino, che per mano mafiosa ha perso il figlio e la nuora; il testimone di giustizia Ignazio Cutrò e la famiglia di Paolo e Giuseppe Borsellino, ai quali è dedicata l’unica sezione di Libera in provincia di Agrigento. E poi Gioacchino Natoli, che ha lavorato fianco a fianco con Giovanni Falcone nel pool antimafia, ed Antonio Balsamo, che ha guidato il Tribunale di Palermo. Questo e tanto altro, ieri sera, a Menfi, in una piazza gremita per l’Alba della Legalità.

La manifestazione, che quest’anno ha lasciato Santa Margherita Belice per approdare a Menfi, ha catalizzato, ancora una volta, l’attenzione di tante persone, ma soprattutto di un folto pubblico. Tanti giovani in piazza, alcuni dei quali premiati per i lavori contro la mafia svolti a scuola. In primo piano l’istituto comprensivo Santi Bivona, ma anche il liceo scientifico Fermi con la sua sezione di Menfi. Tutti particolarmente attenti fino alla parte finale, quella delle riflessioni di Natoli e Balsamo, moderatore il giornalista Giuseppe Pantano.

Rispondendo a una domanda sull’arresto di Matteo Messina Denaro e sul dibattito che lo ha accompagnato riguardante soprattutto l’attesa di 30 anni, quanto è durata la latitanza del boss Natoli ha detto: “Da cittadino, visto che sono un magistrato in pensione mi piace rifarmi a quello che ha detto il Procuratore della Repubblica di Palermo, Maurizio De Lucia, al quale dobbiamo un grande riconoscimento, a chi ipotizzava scenari diversi da quelli che apparivano, e cioè quello che da 30 anni si stava facendo: seguirlo per arrestarlo. E questo – ha aggiunto – attraverso gli organi preposti alla cattura dei latitanti”.

Libera, presente alla manifestazione anche con componenti del coordinamento regionale, oltre che con Antonella Borsellino, pilastro dell’attività organizzativa, è riuscita, ancora una volta, a coinvolgere ed esaltare l’attività di una serie di forze che svolgono un lavoro importante nel territorio, in tanti settori a cominciare dalla Consulta delle Donne di Menfi.

Premiati il Wwf, Plastic Free, Marevivo, Rangers d’Italia, l’arciprete Alessandro Di Fede Santangelo, i familiari di Gianluca Manca, Martina Tamburello che ha scritto un libro grazie al lavoro svolto per la sua tesi di laurea. E poi l’avvocato Michele Barbera per il libro “Nessuno deve tacere”. Non sono mancati i momenti artistici con la musica di Libero Reina e Mauro Cottone e l’esibizione della Pole Dance.

Da parte degli organizzatori c’è stato un grande ringraziamento alla città di Menfi e all’amministrazione comunale, presente con il sindaco, Vito Clemente, e tutti gli assessori.

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