L’obiettivo e’ assistere a casa le persone risultate positive o meno al covid-19, oppure con sintomi non gravi compatibili con il virus per supportare i medici di famiglia nella cura a domicilio dei propri assistiti ammalati di coronavirus, e per alleggerire la pressione dei pazienti meno gravi sulle strutture ospedaliere della provincia. Si chiamano unita’ speciali di continuita’ assistenziale e l’Asp di Agrigento conta di reclutarne nove. Ieri e’ scaduto il termine per la presentazione delle istanze per la disponibilita’. Le unita’ speciali saranno operative sette giorni su sette dalle 8 alle 20.
L’assistenza a domicilio tramite le Unità speciali viene assicurata a pazienti positivi o meno che presentino sintomi respiratori lievi tali da consentire la loro permanenza a casa, o a pazienti che sono stati dimessi da una struttura ospedaliera. Il medico dell’Unità speciale, prima di effettuare l’intervento a domicilio, potrà a sua volta contattare telefonicamente il paziente da visitare per verificarne le condizioni di salute e programmare la visita a casa. Spetterà al medico dell’Unità speciale decidere le priorità degli interventi, in base alla richieste ricevute dai medici, o dai pediatria di famiglia. Il medico dell’Usca effettua un monitoraggio dello stato di salute del paziente dandone comunicazione sempre al medico di famiglia e al Servizio Igiene pubblica. Le nove unità speciali di continuità assistenziale saranno cosi’ distribuite in provincia: tre ad Agrigento con un’assegnazione due ad Agrigento citta’ e una a Favara, due a Canicatti’, una a Ribera, una a Licata, una a Menfi e una Camastra.
Ogni unita’ avra’ in dotazione un kit di dispositivi di protezione.