Pagata una mensilità ai lavoratori al Consorzio di bonifica Ag3. Domani in finanziaria all’Ars lo stanziamento di 3,5 milioni di euro per la transazione con la ditta che ha effettuato il pignoramento delle somme ai Consorzi.
Il debito è di circa 6 milioni e non si ha certezza che questo sbloccherà la situazione. Il 6 luglio e’ prevista l’assemblea di tutti i lavoratori a Borgo Bonsignore per fare il punto della situazione. Intanto, viene mantenuto lo stato di agitazione.
Questa mattina intanto, si e’ tenuto l’incontro con il Prefetto di Agrigento e il Capo di Gabinetto ponendo l’attenzione sui pignoramenti in atto che impediscono il regolare pagamento degli emolumenti di tutto il personale dipendente, alla presenza dei confederali e del Sifus.
“Alla luce di quanto ascoltato – scrivono le sigle in rappresentanza dei lavoratori – ci riteniamo parzialmente insoddisfatti, al netto di quanto già sapevamo prima dell’incontro medesimo che ha visto impegnata la politica regionale attraverso gli Onorevoli Pace e Abbate, rispetto agli articoli approvati nel collegato alla finanziaria 2023 che da un contributo straordinario su Agrigento, in contrapposizione e risoluzione del pignoramento che garantisce il regolare pagamento degli emolumenti di tutto il personale. Le uniche note positive che ci sono state comunicate sono attribuite alla modifica della finalità del capitolo di spesa 147303 che già a partire dal mese di giugno è destinato al pagamento degli emolumenti e non più, semplicemente contributo generico. Tra le note negative è che fino al 5 luglio qualsiasi attività di protesta sarà fine a se stessa, poiché proprio per quella data è prevista l’udienza che vede allo stesso tavolo la ditta creditrice ed il Consorzio di Bonifica di Agrigento”.
“Questo tavolo – concludono – è servito esclusivamente a garantire un ulteriore margine di tempo alle istituzioni per tentare di sedare gli animi dei lavoratori che ancora una volta rimangono delusi da chi non è riuscito per tempo ad evitare quanto gli era stato paventato ormai da mesi, nel corso di tavoli istituzionali che come sempre servono più per l’immagine che per garantire le attività all’utenza consortile e funzionalità, efficacia e continuità delle attività svolte dai lavoratori che anticipano somme di denaro spesso anticipate dalla banca e/o dai familiari, per effettuare appena 78 giorni l’anno ed in altri casi l’intero anno a famiglie monoreddito. Per questi motivi le soluzioni vanno ricercate attraverso gli attori principali di un governo regionale che si occupa di risolvere i problemi alla base, piuttosto che agire con “pezze a colori”, per tamponare prevedibili e previste disfunzioni”.
“A seguito dell’incontro – scrivono invece CGIL Cidl e Uil – vengono confermate gli impegni precedentemente assunti nell’incontro avvenuto con l’Assessore, hanno pagato una mensilità relativa al mese di marzo, restano sospesi aprile, maggio,giugno e 14’, restano sospesi i pagamenti per i lavoratori a tempo determinato relativi al mese di dicembre 2020, l’impegno assunto è quello di provvedere al pagamento con le prime risorse disponibili, domani dovrebbe essere approvato in finanziaria un articolo che prevede un contributo straordinario per i consorzi, se approvata e non impugnata la norma dovrebbe consentire al Consorzio di portare avanti e concludere la transazione legale con la Ditta, questo consentirebbe di sbloccare le somme pignorate e pagare gli arretrati, l’udienza è stata fissata per il 5 luglio, nelle more abbiamo deciso di mantenere lo stato di agitazione ed abbiamo fissato un incontro con i lavoratori del consorzio giorno 6 luglio a Borgo Bonsignore a Ribera per decidere le azione da portare avanti”.