Da circa una settimana i lavori della rete fognaria in via dei Cappuccini, gestiti da Aica, sono completamente fermi. Nonostante l’attività sia bloccata, il cantiere rimane ben saldo, occupando il lato destro della carreggiata e sottraendo preziosi posti auto, già carenti in una delle arterie più trafficate di Sciacca, con diversi uffici, attività commerciali e scuole.
Secondo quanto si apprende, Aica non avrebbe modo di rimuovere il materiale di risulta dai lavori. Una situazione che sfiora il ridicolo: lavori fermi per l’impossibilità di smaltire il materiale scavato. E, intanto, cittadini e commercianti che pagano il prezzo.
La recinzione del cantiere è stata in parte abbattuta, un ulteriore rischio per chiunque passi di lì: pedoni, automobilisti e, soprattutto, i bambini che frequentano le vicine scuole.
È già trascorso quasi un mese dall’inizio dei lavori e l’unica cosa che sembra muoversi in via dei Cappuccini è la frustrazione di chi vive e lavora nella zona.
“I lavori hanno causato una perdita economica di diverse migliaia di euro”, afferma amareggiato l’amministratore del Panificio Ruvanzeri, una delle attività commerciali più colpite dal disastroso cantiere. “Abbiamo avuto una riduzione drastica del flusso di clienti. Chi può trovare parcheggio, se metà della strada è inutilizzabile? Ora che i lavori sono fermi, siamo praticamente abbandonati a noi stessi”.
“Le promesse iniziali? Svanite nel nulla – continua -. Si parlava di un intervento rapido ma come al solito, il cittadino è vittima di un sistema che non funziona, di una gestione che, per usare un eufemismo, lascia a desiderare. È davvero troppo chiedere che un cantiere venga concluso nei tempi previsti, senza paralizzare una parte della città?”.
Se non si interviene al più presto, il danno, non solo economico, ma anche sociale, continuerà a crescere. Ma forse, per Aica, il vero problema non è il disagio della gente, quanto trovare il modo di rimuovere qualche mucchio di terra.