Dopo quattro anni si è conclusa con l’assoluzione di Alessandro Giannì la vicenda giudiziaria scaturita dall’azione in mare effettuata da Greenpeace contro la pesca a volante a coppia. Il giudice Grazia Scaturro del Tribunale di Sciacca ha assolto Giannì, che era accusato di violenza privata, perché il fatto non sussiste. Attivisti di Greenpeace per l’accusa avrebbero invaso l’area in cui stavano operando i pescherecci di Sciacca. Giannì si è difeso al processo sostenendo che nessun pericolo era scaturito da quell’azione dimostrativa. I comandanti dei motopesca si sono costituiti parte civile al processo, assistiti dall’avvocato Sergio Politi, mentre Gianni era difeso dagli avvocati Alessandro Gariglio ed Enrico Di Benedetto.