Dopo l’annuncio della Summer School sulla Comunicazione Aumentativa Alternativa e l’approfondimento sul ruolo della rete nazionale “Scuole per Comunicare”, oggi ascoltiamo la voce di chi vive in prima persona questo percorso formativo e umano: le alunne del corso Servizi per la Sanità e l’Assistenza Sociale dell’Istituto Din Michele Arena, che hanno scelto di abbracciare la CAA come strumento per costruire una società più inclusiva
Ad affiancare l’organizzazione della Summer School promossa dalla ‘Rete di scuole per comuniCAAre’, di cui è capofila l’Istituto Comprensivo di Rezzato e di cui fanno parte 19 scuole della provincia di Brescia, 5 scuole di Sciacca e una di Ribera, c’è anche il Centro di Formazione Anaprof, che ha fortemente voluto inserire questa proposta formativa nel proprio programma annuale, come testimonianza della volontà di promuovere sul territorio ulteriori iniziative di valore sociale e culturale.
La voce degli studenti: “Un’esperienza che lascia il segno”
Mariarita Cacioppo (5A SAS) racconta come la CAA sia entrata nella sua esperienza scolastica tre anni fa, attraverso un percorso per le competenze trasversali. Un cammino strutturato in tre fasi: teoria, laboratori pratici e attività sul campo in strutture reali come RSA, asili nido e comunità.
“È stato emozionante vedere quanto questa forma di comunicazione possa davvero fare la differenza.”
Monica Montalbano (4A SAS) spiega alcuni dei progetti realizzati con la CAA:
“Abbiamo creato cartoline commemorative per la tragedia di Dixmude, oltre a bag e magliette contro la violenza sulle donne. Con la CAA si possono lanciare messaggi forti e universali.”
Martina Proietto (4A SAS) sottolinea quanto il materiale prodotto sia utile non solo per i bambini, ma anche per adulti con autismo, disabilità cognitive, anziani e stranieri.
“La CAA è uno strumento prezioso anche in ambito lavorativo, perché facilita l’integrazione e la comunicazione nei contesti professionali.”
Infine, Carlotta Monastero (3A SAS) ha trovato particolarmente significativo il laboratorio con i bambini della scuola primaria, dove la comunicazione è passata attraverso il gioco: tombola, gioco dell’oca e racconti condivisi.
“Questo progetto mi ha fatto capire quanto sia importante trovare nuovi modi per comunicare: può davvero migliorare la vita di una persona.”
La CAA: non solo teoria, ma futuro
Grazie al supporto della Rete di scuole per comuniCAAre e di Anaprof, questo percorso ha permesso alle studentesse del SAS di avvicinarsi in modo attivo e concreto a un tema fondamentale per la società di oggi: rendere la comunicazione accessibile a tutti.
Un’esperienza che non forma solo operatori del futuro, ma cittadini consapevoli, pronti a costruire un mondo dove ogni voce può essere ascoltata.
🔗 Leggi l’articolo sull’evento “AbbracCiAA la Cultura” – la Summer School a Sciacca
🔗 Scopri di più sulla rete “Scuole per Comunicare” e il gemellaggio Brescia-Agrigento