Indagini in pieno svolgimento a Ribera per fare luce sulla morte di Mahjoub Aymen, di 31 anni, da tempo residente nel centro crispino, ucciso lunedì sera tra via Buoni Amici e corso Umberto. Sarebbero concentrate sul filone droga.
Il tunisino ucciso era stato coinvolto in una tra le principali operazioni svolte negli ultimi anni dai carabinieri a Ribera, Drive In, dell’agosto 2021, e poi era stato arrestato, quasi due anni dopo, a marzo del 2023, a Buonfornello, dalla polizia stradale, sempre per stupefacenti. In Drive In ha patteggiato, difeso dall’avvocato Giuseppe Tramuta, mentre per l’arresto di Buonfornello dopo la condanna in primo grado il suo nuovo difensore, l’avvocato Giovanni Forte, era in attesa della fissazione del giudizio d’appello.
A Ribera da lunedì sera è in corso un’intensa attività d’indagine da parte dei carabinieri, coordinati dalla Procura della Repubblica di Sciacca. Al giovane nordafricano hanno sparato da un’auto in movimento. Forse due i colpi di pistola che lo hanno raggiunto. Per lui non c’è stato nulla da fare anche se è stato trasferito in ospedale, al Fratelli Parlapiano, dove i medici non hanno potuto fare nulla per strapparlo alla morte.
Qualcuno ieri mattina ha posto dei mazzi di fiori sul luogo dell’omicidio. Elemento di primaria importanza per le indagini le telecamere di videosorveglianza nella zona, comprese quelle del municipio, a pochi metri dal luogo in cui il nordafricano è stato ucciso. I carabinieri stanno sentendo gente che era presente, compresi extracomunitari che intorno alle 20 si trovavano proprio tra via Buoni Amici e corso Umberto I.