Francesco Caramazza, di 51 anni, di Favara, indagato per mafia e detenuto nel carcere di Reggio Calabria, nell’ambito dell’operazione dei carabinieri che ha portato il gip del Tribunale di Palermo, Filippo Serio, ad emettere sette misure cautelari, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Non ha parlato nell’interrogatorio di garanzia, ieri, davanti al gip del Tribunale di Reggio, Irene Giani, su delega del magistrato di Palermo.
La difesa di Caramazza, con l’avvocato Salvatore Virgone, si prepara al ricorso al Tribunale del Riesame. Oggi, al palazzo di giustizia di Palermo, è in programma l’interrogatorio di garanzia per i due indagati ai domiciliari, Giovanni Derelitto, di 74 anni, di Burgio, che sarebbe stato a capo della locale famiglia mafiosa, e Giuseppe Maurello, 54 anni, di Lucca Sicula, per il quale il gip ha riqualificato i fatti che lo vedono indagato in concorso esterno in associazione mafiosa. Derelitto è difeso dall’avvocato Vincenzo Castellano e Maurello dall’avvocato Giovanni Vaccaro.