Cronaca / Attualità

Mafia ed emergenza incendi nella Valle del Belice sotto i riflettori della Procura di Sciacca

L’emergenza incendi nella Valle del Belice. È stato questo uno dei problemi evidenziati dal Procuratore della Repubblica di Sciacca Roberta Buzzolani nel corso della riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica di Trapani che si è svolta a Partanna, convocata dal Prefetto Giuseppe Priolo. L’autorità giudiziaria di Sciacca ha giurisdizione su diversi comuni del trapanese, in particolare: Gibellina, Partanna, Poggioreale, Salaparuta e Santa Ninfa. La dottoressa Buzzolani ha assunto l’impegno di esaminare ulteriormente la questione, anche per i profili connessi alle responsabilità, con il comandante provinciale dei Vigili del fuoco. In ordine alla situazione riguardante la presenza della criminalità organizzata, il Procuratore di Sciacca ha confermato che l’incidenza di Cosa nostra sul territorio è connessa alla presenza sul territorio del latitante Matteo Messina Denaro, e che l’azione di controllo delle forze di Polizia è costante, capillare ed efficace.
Durante la riunione del Comitato è emerso che sono diminuiti del 25% i reati consumati in provincia di Trapani. Significativa la considerazione dei responsabili delle forze di polizia, in ordine al fatto che non si sono registrate particolari criticità in materia di ordine pubblico, e che la folta presenza di immigrati non ha generato particolari conflittualità. Un elemento, questo, che, sul piano sociale, induce sicuramente a riflettere sulla sostanziale riuscita del percorso di integrazione multiculturale che si registra da quelle parti. Rimane alta, tuttavia, l’emergenza mafiosa, testimoniata dai numerosi collegamenti con il settore imprenditoriale svelati dalle operazioni di polizia condotte sul territorio. La riunione, infine, ha esaminato l’annosa questione del mancato completamento della ricostruzione nei comuni belicini del versante trapanese colpiti dal sisma del 1968.

Il Sindaco di Partanna Nicola Catania, in qualità di portavoce e Coordinatore dei Comuni della Valle del Belice, ha sottolineato la necessità che vengano messi in sicurezza i vecchi ruderi abitativi, già acquisiti al patrimonio comunale, presenti nei centri storici dei Comuni del Belice “a parziale trasferimento”, che sono a rischio crollo e che possono creare pericoli per la pubblica incolumità.

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