“L’assenza della figura del direttore sanitario sta destabilizzando una situazione già precaria di suo, a causa dell’emergenza pandemia. Bisogna fare subito qualcosa per evitare che le già presenti criticità con cui l’ospedale deve convivere degenerino.” E’ quanto scrivono il portavoce del Comitato civico per la sanità Ignazio Cucchiara e il coordinatore Franco Giordano.
All’ospedale di Sciacca manca, ad oggi, la figura del direttore sanitario. Il medico designato avrebbe, infatti, chiesto di smaltire le cospicue ferie arretrate che assommano a più di un semestre. In tale situazione è facile intuire quanto la già situazione precaria del Giovanni Paolo II possa da un momento all’altro degenerare, specie in un momento di emergenza come quello che il mondo intero sta vivendo a causa della pandemia di Covid. E’ quanto fanno sapere in una nota scritta il portavoce del Comitato civico per la sanità Ignazio Cucchiara e il coordinatore Franco Giordano. “Il fatto che le funzioni vicarie del DS siano svolte da un dirigente dei servizi infermieristici – scrivono Cucchiara e Giordano – fa capire che la situazione rischia di deflagrare in qualsiasi momento. La mancanza di personale, l’organizzazione della vaccinazione Covid, i rischi connessi al sovrapporsi delle patologie stagionali ai ricoveri di malati affetti da Sars-Cov-2 – continuano – rischiano di creare situazioni potenzialmente esplosive. A tutto ciò – evidenziano Cucchiara e Giordano – si aggiunge la partenza al nord di un medico dell’U.O. di Oncologia che, di fatto, ha lasciato in servizio due soli medici. Pertanto – concludono – chiediamo al più presto un incontro con il commissario dell’Asp di Agrigento Mario Zappìa.”