Cronaca / Attualità

“Estorsione aggravata dal metodo mafioso”, margheritese ai domiciliari

Il Tribunale del Riesame di Palermo ha ripristinato gli arresti domiciliari per Domenico Bavetta, di 42 anni, di Santa Margherita Belice, coinvolto nell’inchiesta della Dda di Palermo su estorsione e illecita concorrenza con minaccia o violenza, aggravati dal metodo mafioso.

Il Riesame ha accolto le indicazioni della Cassazione. Una diversa sezione del Riesame, in precedenza, aveva annullato la misura cautelare. La Cassazione aveva poi accolto il ricorso della procura della Repubblica di Palermo avverso l’annullamento e rinviato ad altra sezione del Riesame. Bavetta è difeso dall’avvocato Pietro Abate.

Cinque gli indagati che avrebbero svolto il pervasivo controllo e la gestione illecita delle attività agro-pastorali sul territorio di Santa Margherita del Belice, Montevago e Sambuca di Sicilia fino al confine con Contessa Entellina. Avrebbero attuato un controllo sull’economica agro-pastorale dell’area e sull’utilizzo dei fondi agricoli e costretto i proprietari e i gestori dei terreni agricoli a cedere la disponibilità di ampie aree di terreno da adibire al pascolo abusivo del bestiame, imponendo il pagamento di canoni irrisori che, in taluni casi, non sarebbero stati nemmeno corrisposti.

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