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“Mafia dei pascoli”, il margheritese Ciaccio resta in carcere

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Confermata la custodia in carcere per il margheritese Pasquale Ciaccio, di 59 anni. Lo ha deciso la Cassazione nei confronti dell’indagato per estorsione e illecita concorrenza con minaccia o violenza, aggravati dal metodo mafioso. Il Tribunale del Riesame aveva confermato la custodia in carcere per Ciaccio. Era stato chiamato a pronunciarsi sulla misura cautelare emessa a giugno del 2024, che, in precedenza, era stata annullata con Ciaccio e altri indagati tornati in libertà. La Cassazione aveva poi accolto il ricorso della procura della Repubblica di Palermo e rinviato ad altra sezione del Riesame che per Ciaccio ha confermato la decisione della Suprema Corte.

Nuovo ricorso in Cassazione da parte della difesa, con gli avvocati Carmelo Carrara e Antonino Augello, sostenendo l’assenza di presupposti per l’ordinanza. La Cassazione ha rigettato l’istanza.

Le indagini, coordinate dai pm Alessia Sinatra e Claudio Camilleri, abbracciano un periodo compreso tra il 2016 e il 2022. Sono state svolte dallo Sco, dalla Sisco di Palermo e dalle Squadre mobili di Agrigento e Palermo. Ipotizzano un pervasivo controllo e gestione illecita delle attività agro-pastorali sul territorio di Santa Margherita del Belice, Montevago e Sambuca di Sicilia fino al confine con Contessa Entellina.

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