Maria Falcone, la sorella del giudice scomparso 28 anni fa: “Il 23 maggio sia dedicato agli eroi della pandemia”

La sorella del giudice Giovanni Falcone, assassinato dalla mafia il 23 maggio del 1992, è intervenuta questo pomeriggio, in diretta telefonica, al programma Rai “Domenica In” condotto da Mara Venier. La professoressa Maria Falcone ha espresso il desiderio che il prossimo 23 maggio sia dedicato a chi con coraggio ha lottato contro la pandemia di coronavirus.

“Quando i giornalisti chiedevano a mio fratello perché andasse avanti nonostante i rischi e i sacrifci, lui rispondeva con una frase semplice che dice tutto di lui: ‘per spirito di servizio’. In questi giorni, costretta a casa, ascoltando le mille notizie tragiche di questi giorni, le sue parole mi sono tornate in mente spesso e ho pensato a tutti gli italiani, medici, infermieri, cittadini che hanno lottato per spirito di servizio per il Paese in guerra contro la pandemia”. E’ quanto ha affermato Maria Falcone, sorella del magistrato morto a Capaci il 23 maggio del 1992, intervenendo a “Domenica In” ospite di Mara Venier. “La sua religione era il dovere”, ha detto Maria Falcone ricordando che il fratello portava nel portafogli una frase di Kennedy sulla necessità di fare il proprio dovere a ogni costo, perché è questa l’essenza della dignità umana”. “Ecco – ha detto – quanta dignità ho visto negli italiani in questi mesi. Ed è a chi ha lavorato con coraggio per tutti noi che dedichiamo quest’anno le commemorazioni organizzate per il 23 maggio”. “Sarà una manifestazione virtuale, – ha aggiunto Maria Falcone – la Rai attraverso due dirette ci aiuterà a ricordare le vittime delle stragi di Capaci e via D’Amelio e gli eroi dei nostri giorni”. La presidente della fondazione ha poi lanciato un appello a partecipare a un flash mob il 23 maggio prossimo: “Appendete lenzuoli bianchi come nel ’92 – ha detto – e alle 18 affacciamoci tutti al balcone per ricordare Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e tutte le vittime della mafia e per ringraziare chi in questi giorni di emergenza ha fatto la sua parte”.

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