Maria Falcone, sorella del magistrato Giovanni e presidente della Fondazione Falcone, lancia un duro monito: oggi non è più la mafia a cercare i politici, ma sono i politici a rivolgersi alla mafia per ottenere voti. Un’inversione di tendenza allarmante, che dimostra come il fenomeno mafioso sia ancora profondamente radicato nelle istituzioni italiane.
Parlando a margine del congresso regionale della Filca Cisl, a Palermo, Falcone ha sottolineato come politici e mafia continuino ad avere legami pericolosi, nonostante i progressi ottenuti grazie alla legislazione antimafia.
La mafia non è una criminalità comune, ma un fenomeno capace di infiltrarsi nel tessuto istituzionale ed economico del Paese. Come spiegava Tommaso Buscetta, la mafia non si limita a commettere reati, ma si insinua nelle istituzioni per fare affari. Oggi, il problema non è solo la criminalità organizzata in sé, ma il fatto che i rappresentanti politici le si rivolgano per ottenere consenso elettorale.
Nonostante gli arresti di latitanti e boss mafiosi, Maria Falcone evidenzia come la battaglia non sia ancora vinta: la mafia ha cambiato strategia, non uccide più come negli anni ‘80 e ‘90, ma continua a operare nell’ombra, esercitando un potere silenzioso e pervasivo.
Per combattere l’indifferenza e sensibilizzare i giovani, la Fondazione Falcone sta lavorando a un nuovo progetto: il “Museo del presente”, che sarà inaugurato entro il 23 maggio.
“Qui i giovani potranno studiare, documentarsi e comprendere la storia siciliana, ma anche riflettere sul significato della legalità”, spiega Maria Falcone. Il museo sorgerà vicino alla casa natale di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, permettendo ai visitatori di conoscere non solo la loro carriera, ma anche la loro vita prima di diventare magistrati.
L’appello di Maria Falcone è chiaro: la lotta alla mafia non può limitarsi all’azione delle forze dell’ordine, ma deve coinvolgere la società. Politici e mafia non devono più avere alcun punto di contatto. Solo attraverso la consapevolezza e l’impegno civico sarà possibile spezzare questo legame e costruire un futuro libero dalle infiltrazioni mafiose.
La Fondazione Falcone continua il suo impegno per la memoria e la legalità, con la speranza che le nuove generazioni possano finalmente vivere in un Paese libero da questo male storico.