Cronaca / Attualità

Matteo Messina Denaro in chat imprecava contro la commemorazione della strage di Capaci

Il boss Matteo Messina Denaro, il 23 maggio, giorno delle commemorazioni della strage mafiosa di Capaci, costata a vita al giudice Giovanni Falcone, imprecava in una chat con alcune pazienti conosciute durante la terapia oncologica.

Era rimasto bloccato nel traffico e alle signore con cui condivideva il percorso terapeutico scriveva: “E io qua sono bloccato con le quattro gomme a terra, cioè a terra nel senso non di bucate sull’asfalto.E non si muove per le commemorazioni di sta minchia. Porco mondo qua mi sono rotto i co..di brutto”.

   

La trasmissione di Massimo Giletti “Non è l’Arena” questa sera su La7 farà ascoltare diverse chat vocali inviate dal capomafia a due amiche, due delle signore con le quali parlava e che aveva conosciuto in clinica spacciandosi per Andrea Bonafede.

“Mi sento abbandonato – scriveva ancora alla vigilia del Natale – Come un randagino con una gamba spezzata in mezzo a una pozzanghera durante questa notte di Natale. Tutto questo per me è lo squallido avrei bisogno di affetto. Ma è giusto elemosinare affetto?”

Il boss aveva raccontato di essere un imprenditore divorziato.

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