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Menfi, il trasporto pubblico torna attivo e Clemente chiarisce: “Nessun merito, decisioni prese dagli uffici”

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Dopo la sospensione temporanea del servizio di trasporto pubblico locale, il Comune di Menfi ha comunicato la ripresa delle attività a partire dal 7 aprile. Una riattivazione che ha sollevato un vivace scambio di dichiarazioni sul ruolo dell’amministrazione comunale e sull’effettiva paternità delle decisioni. In una nota, il sindaco di Menfi, Vito Clemente, ha voluto precisare i contorni della vicenda in risposta al comunicato diffuso dal gruppo consiliare “Verso Menfi” che aveva rivendicato un ruolo determinante nel ripristino del servizio. 

“Le determinazioni in ordine alla sospensione e alla riattivazione del trasporto pubblico sono state adottate dal competente ufficio comunale”, ha dichiarato il primo cittadino. “Nessuna competenza o merito in capo all’amministrazione, così come nessun merito all’interrogazione del gruppo Verso Menfi per la riattivazione del servizio, ma solo scelte degli uffici competenti secondo le norme vigenti”.

A supporto di tale affermazione, sono state allegate due comunicazioni firmate dal responsabile del settore, Gaspare Quartararo. La prima, datata 31 marzo, annuncia la sospensione del servizio con decorrenza dal 1° aprile a causa della mancata conferma del trasferimento delle somme da parte dell’assessorato regionale alle Infrastrutture, mobilità e trasporti. In particolare, si evidenzia che l’assenza di tale conferma ha fatto venire meno la copertura finanziaria necessaria, in un contesto aggravato dalla situazione di dissesto in cui versa l’ente. 

“La suddetta mancata conferma del trasferimento delle somme da parte dell’assessorato, stante la situazione di dissesto in cui versa questo ente, fa venir meno la copertura finanziaria al suddetto servizio di Tpl”, si legge nel documento.

La seconda comunicazione, datata 5 aprile, segnala invece la riattivazione del servizio a partire dal 7 aprile, “a seguito intervenuti chiarimenti in materia” e della rettifica di una precedente determina di affidamento. Anche in questo caso, si specifica che la spesa sarà sostenuta con i fondi regionali. Il Comune, tuttavia, si riserva la possibilità di sospendere nuovamente il servizio in caso di modifiche nei trasferimenti da parte della Regione.

“L’Ente si riserva di sospendere, modificare, annullare in tutto o in parte procedimenti attivati […] nel caso in cui la Regione per qualsivoglia motivo comunichi all’ente la decisione di sospendere l’erogazione dei finanziamenti”, precisa la nota del responsabile del settore.

Cristian Ruvanzeri
Cristian Ruvanzeri
Studia Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Nel 2022 entra a far parte della redazione di Risoluto.it.

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