In più occasioni fuori dalla propria abitazione dove si trovava in detenzione domiciliare e così il magistrato di Sorveglianza del Tribunale di Agrigento ha disposto il carcere per Patrizio Cammarata, di 60 anni, di Menfi. Il menfitano sta scontando in detenzione domiciliare una pena a 2 anni di reclusione per calunnia. Gli rimangono 9 mesi, fino a dicembre 2024. Aveva accusato un altro menfitano di essere l’autore dell’omicidio di Giuseppe Chillà, ucciso a Menfi nel 1994, poi ritrattando le accuse. Cammarata era autorizzato a lasciare la propria abitazione soltanto tre giorni alla settimana per soddisfare le sue basilari esigenze di vita. Evidentemente, in più occasioni, avrebbe trasgredito e così il magistrato di sorveglianza ha disposto la sospensione della detenzione domiciliare.