Accogliendo l’istanza sella difesa, con l’avvocato Enrico Di Benedetto, il Tribunale di Sorveglianza di Palermo ha disposto la scarcerazione di Patrizio Cammarata, di 58 anni, di Menfi, per il quale è stata ripristinata la detenzione domiciliare.
Cammarata aveva accusato un menfitano di essere l’autore dell’omicidio di Giuseppe Chillà, ucciso a Menfi nel 1994, poi ritrattando le accuse con argomentazioni che i giudici hanno definito “fantasiose ed inverosimili”, durante una successiva audizione, e stava scontando 2 anni di reclusione in detenzione domiciliare. Per due volte, però, sarebbe stato “beccato” dai carabinieri fuori dalla propria abitazione e così il giudice di Sorveglianza del Tribunale di Agrigento ha disposto nei suoi confronti il carcere.
A seguito della prima permanenza fuori dall’abitazione di Cammarata che, a quanto pare, si sarebbe attardato dopo essere andato a prendere la pensione, si era svolta l’udienza per direttissima. Poi ancora una permanenza fuori casa e la revoca del beneficio della detenzione domiciliare. Adesso il Tribunale di Sorveglianza, accogliendo l’istanza del difensore, l’avvocato Enrico Di Benedetto, ha ripristinato la detenzione domiciliare.
Nella foto, l’avvocato Enrico Di Benedetto