Il giudice del Tribunale di Sciacca ha disposto la perizia psichiatrica, nell’ambito dell’incidente probatorio, per una donna di 40 anni che, il 16 agosto dello scorso anno, avrebbe minacciato un medico e un’infermiera al Presidio territoriale di emergenza di Menfi, seminando il panico e distruggendo un telefono, contenitori in vetro e strumentazione sanitaria.
Bisognerà stabilire se la donna, difesa dall’avvocato Giuseppe Buscemi (nella foto), al momento dei fatti era capace di intendere e di volere e anche la sua capacità di partecipare coscientemente al procedimento. La donna è accusata oltre che di minacce al personale sanitario anche di interruzione di pubblico servizio e di danneggiamento di varie attrezzature del Presidio territoriale d’emergenza. Nella struttura sanitaria quando si è scatenato il caos sono intervenuti anche i carabinieri della stazione di Menfi notando che la donna manifestava una forte agitazione e veniva pertanto immobilizzata. Secondo la ricostruzione investigativa, la donna avrebbe dapprima minacciato la dottoressa e l’infermiera per poi scagliarsi con violenza nei confronti dei sanitari con un pezzo di vetro. Inoltre, con un bastone porta flebo avrebbe distrutto anche una porta del nosocomio.
L’avvocato Buscemi ritiene che la perizia appare rilevante per la decisione dibattimentale in quanto dall’esito della stessa potranno certamente ricavarsi elementi fondamentali in ordine all’imputabilità della donna, al fine di accertare la capacità di partecipare coscientemente al processo.