Cronaca / Attualità

Il Ministero dell’ambiente boccia un’altra istanza per prospezioni petrolifere nel mare di Sciacca

“Non esistono le condizioni sufficienti di prospettività mineraria per procedere con l’iter di conferimento dell’istanza”. È con queste parole che il direttore generale del Ministero dell’Ambiente Giuseppe Lo Presti ha bocciato la valutazione di impatto ambientale prodotta dalla Northern Petroleum Ltd. Il no alla VIA significa anche quello all’istanza di permesso di ricerca di idrocarburi nel Canale di Sicilia, nella costa compresa tra Sciacca e Porto Empedocle. “Un altro permesso di ricerca, il tredicesimo tra Sciacca e Pantelleria, che è stato rispedito al mittente”, osserva Mario Di Giovanna, promotore del Comitato Stoppa la Piattaforma, che da anni si batte contro l’approdo delle trivelle sul nostro mare, sia per ragioni geosismiche (questa è la zona del grande vulcano sottomarino Empedocle), sia per motivazioni turistiche, visto e considerato che l’approdo delle trivelle scoraggerebbe i flussi di visitatori dalle nostre parti. Rimane ancora un solo permesso da valutare. Se sarà bocciato anche questo, secondo Mario Di Giovanna, “sarà possibile annunciare la definitiva sconfitta dei petrolieri di fronte la nostra città”. Una battaglia, quella contro le prospezioni petrolifere, che ha visto la città di Sciacca partecipare in massa al referendum dello scorso anno, anche se poi il quesito non è passato per il mancato raggiungimento del quorum.

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