Un team di medici e ricercatori delle università di Bologna, Palermo e Pisa ha concluso una missione umanitaria a Bylakuppe, un insediamento tibetano in India. L’obiettivo principale della missione è stato quello di fornire cure odontoiatriche e promuovere la salute orale tra i rifugiati tibetani, con un focus particolare sui bambini in età scolare e sui monaci anziani.
La missione umanitaria a Bylakuppe ha visto il team italiano condurre una campagna di screening odontoiatrico su oltre 1100 persone, tra cui ragazzi e monaci. Sono stati eseguiti circa 400 interventi, tra cure conservative e chirurgiche, necessari a seguito delle visite di screening. Inoltre, il team ha offerto cure urgenti a chiunque ne avesse bisogno, indipendentemente dall’età.
Un aspetto cruciale della missione è stata l’educazione all’igiene orale. Il team ha tenuto lezioni teorico-pratiche in tutte le scuole, utilizzando materiale informativo adattato alle specificità culturali e linguistiche degli studenti. “Sono stata molto colpita dal coinvolgimento di studenti e monaci alle mie lezioni su igiene e salute orale”, ha dichiarato la prof.ssa Maria Giovanna Gandolfi dell’università di Bologna.
Oltre all’attività clinica, la missione umanitaria a Bylakuppe ha incluso una componente di ricerca. Il team ha raccolto dati per l’applicazione di tecniche di Intelligenza Artificiale nella diagnosi delle lesioni orali. “Le tecniche di intelligenza artificiale spiegabile possono fornire un notevole supporto cognitivo nella diagnosi precoce delle lesioni del cavo orale”, ha affermato il professore Mario Cimino dell’università di Pisa.
L’arrivo del team a Bylakuppe ha coinciso con la visita del Dalai Lama, che ha voluto incontrare personalmente i membri della missione. Durante un’udienza pubblica, Sua Santità ha ringraziato il team per il prezioso lavoro svolto a favore del popolo tibetano.
La missione umanitaria a Bylakuppe è stata un’esperienza profondamente significativa, che ha coniugato l’impegno umanitario con la ricerca e l’educazione. “Un’esperienza estremamente interessante che ha permesso di coniugare i valori della missione umanitaria con quelli della ricerca e dell’educazione”, ha dichiarato la professoressa Giuseppina Campisi dell’università di Palermo.
Questa missione non solo ha migliorato la salute orale della comunità tibetana, ma ha anche rafforzato i legami culturali e umani tra Italia e Tibet.